“Non stiamo camminando, stiamo correndo. Ma abbiamo perso troppi punti (45) per colpa di ritiri che non sono accettabili. Per questo dobbiamo continuare a lavorare”. La filosofia del team principal di Renault Cyril Abiteboul alla vigilia del Gran Premio di F1 a Imola è tutta qui. Godersi i miglioramenti ma continuare a sviluppare e lavorare. In pista e non solo.
“Dopo il piccolo break estivo siamo tornati bene e siamo, se non sbaglio, il secondo team per punti raccolti nelle ultime gare, dopo Mercedes. Il podio di Ricciardo in Germania ci ha resi felici ma abbiamo una lunga strada davanti. In campionato oscilliamo tra la terza e la sesta posizione tra i costruttori. Per quest’anno sarei felice di essere terzo a fine stagione. Ma entro un paio di anni vogliamo crescere ancora e tornare a competere ai più alti livelli”.
Il gruppo alle spalle
Cyril Abiteboul è felice della presenza nei box durante i Gp del nuovo ceo del gruppo Renault Luca de Meo, apparso molto coinvolto. “Per noi è fondamentale. Ci mette pressione ma ci motiva allo stesso momento. Quello che facciamo in pista è legato alla strategia di tutto il nostro mondo; senza quella non andremmo lontano. De Meo ha idee chiare, capisce la F1 da ogni punto di vista, tecnico, politico, economico, e quindi apprezza quello che facciamo e le difficoltà che dobbiamo affrontare, anche avendo a disposizione un budget che è molto inferiore a quello di altre scuderie. E poi gli piace il nostro sport, si entusiasma”.
In questa ottica il manager ex della Caterham vede anche il cambio di nome previsto per il 2021 quando il team si chiamerà Alpine: “Per noi è l’inizio di un nuovo viaggio ma sappiamo che lo sviluppo della tecnologia che è alla base della F1 sarà poi importante per tutto il gruppo Renault e in particolare per le fortune del marchio Alpine anche su strada”.
Aspettando Fernando
L’altra grande novità del 2021 sarà il ritorno di Fernando Alonso, fortemente voluto proprio da de Meo che ha assunto l’asturiano non appena preso il timone di Renault. “Sta già lavorando con noi. Ha provato la macchina 2018 e farà altri giri in Bahrein. E’ stato anche un paio di volte in fabbrica e ha partecipato alle riunioni con lo staff ingegneristico. Non ha solo ascoltato, sa anche dare consigli e ha idee: capisce la macchina, il circus, gli avversari e tutto il resto. E tanti di noi sono letteralmente cresciuti guardandolo correre. Avremmo voluto vederlo in pista per altri test ad Abu Dhabi e la Fia sembrava disposta a concederci una deroga ma il team Racing Point ha detto di no. Magari è una piccola vendetta per quello che è successo a inizio stagione con il nostro ricorso contro la loro vettura, che presentava dei particoli un poco troppo simili alla Mercedes. Ci dispiace ma non ne possiamo fare un dramma”.
Tanti cambiamenti
Il mondo della F1 è in fibrillazione con continue voci sui prossimi motori, sul tetto di budget: “Secondo me dobbiamo riuscire ad avere maggiore controllo su quello che ci succede. Sei mesi fa magari la mia posizione sul blocco delle evoluzioni per i motori sarebbe stata più favorevole. Ma adesso sappiamo per esempio dell’addio di Honda e credo che non sia più possibile accettare degli ulteriori stop. L’importante è che ci siano linee guida chiare, in particolare sulla sostenibilità”.
Da gennaio, poi, la F1 sarà guidata da una vecchia conoscenza del circus, Stefano Domenicali. “La prima cosa che dovremo discutere è l’emergenza che stiamo affrontando. Dobbiamo capire come tutti i team riusciranno a reagire alla crisi che attanaglia tutto il mondo e non solo le corse. Credo che dovremo rivedere il nostro modello di business, contenere i costi e trovare anche un modo per avvicinarci alle generazioni più giovani”.
Charles the best
Sul campionato 2021 pesano ancora molte incognite, il calendario è in alto mare. “Vorrei anche qui che potessimo scegliere di più, svincolandoci dai promotori e andando dove ci piace di più correre. Ho amato il Mugello e chiaramente il Nurburgring dove siamo andati finalmente sul podio e anche Portimao: lì vorrei tornarci per correggere gli errori fatti quest’anno e cogliere un risultato migliore”.
A proposito del Nurburgring, inevitabile la domanda sul famoso tatuaggio che Abiteboul dovrà fare dopo il terzo posto di Ricciardo in Germania, tenendo fede a una scommessa con l’australiano di inizio stagione. “Abbiamo deciso anche dove dovrò andare a farmelo ma per ora – a causa delle restrizioni per il covid-19 – non posso proprio. Ma lo farò”.
Infine, una risposta secca sul pilota che più lo ha colpito finora in stagione: “Charles. Charles Leclerc. Quello che è capace di fare, fra cui anche tenere sempre dietro uno come Sebastian Vettel, è incredibile”.