Toyota e Panasonic hanno costituito ad aprile scorso una joint venture mirata alla produzione di batterie per veicoli ibridi ed elettrici. Il fine è quello di essere indipendenti dai fornitori cinesi, creando una realtà che mira ad aumentare di oltre 10 volte l’efficienza dei processi di sviluppo e produzione legati agli accumulatori.
La Prime Planet Energy & Solution, questo è il nome della società, in pochi mesi è riuscita a diventare il più grande fornitore al mondo di batterie per veicoli ibridi (grazie al leader del mercato Toyota), ma è ancora indietro per quanto riguarda quelle ad alto stoccaggio di energia per le vetture elettriche. In questo campo la sua quota di mercato sfiora appena il 3%. Per avere un confronto, la cinese Catl è oltre il 20%.
Efficienza di oltre 10 volte superiore
“Stiamo ottimizzando le risorse e standardizzando i processi per agevolare i nostri fornitori di materiali. Lavoriamo per ottenere un’efficienza di oltre dieci volte superiore rispetto ai nostri concorrenti. Con questi risultati possiamo conquistare i cinesi”, ha dichiarato Hiroaki Koda, presidente di Prime Planet Energy & Solution con un passato da dirigente in Toyota.
“I miglioramenti da una generazione all’altra di batterie sono di oltre cinque volte superiori in termini di capacità di stoccaggio dell’energia, di efficienza e di contenimento dei costi”. Le batterie che verranno montate sulle prossime Toyota avranno quindi una maggiore autonomia ed equipaggeranno la gamma ibrida ed elettrica. Il costruttore giapponese crede che le vetture elettrificate rappresenteranno oltre il 50% delle sue vendite globali entro il 2025.
Per quanto concerne il taglio ai costi delle batterie, Hiroaki Koda ha annunciato di avere piani simili a quelli di Tesla senza tuttavia specificarne l’orizzonte temporale: “Elon Musk ha annunciato pubblicamente di essere a buon punto con il loro piano di riduzione dei costi. E’ probabile quindi che lo faranno a breve. Noi ci stiamo lavorando e siamo certi di raggiungere ottimi risultati che avranno conseguenze positive sui prezzi dei veicoli a zero emissioni”.