Tra i diversi prototipi realizzati da Bertone negli anni '50, ce ne sono tre in particolare che possono essere considerati veri capolavori d'ingegneria a quattro ruote, tutti marchiati Alfa Romeo. Le B.A.T. (acronimo per Alfa Romeo Berlina Aerodinamica Tecnica) 5, 7 e 9d sono tre concept car disegnate per Bertone da Franco Scaglione tra il 1953 e il 1955 e saranno messe all’incanto insieme il prossimo 28 ottobre a New York dalla casa d’aste Sotheby’s. Il valore stimato è tra i 14 e i 20 milioni di dollari.
Considerate vere e proprie opere d'arte, le Alfa Romeo B.A.T si trovano all’asta con altri pezzi unici, come opere di Lucio Fontana, sculture di Donald Judd o mobili di Carlo Mollino. Le tre vetture, a dir poco spettacolari, sono nate con il medesimo scopo: realizzare carrozzerie dal minor coefficiente aerodinamico possibile.
La prima è del 1953
All’inizio degli anni '50, Nuccio Bertone incaricò Franco Scaglione (designer) ed Ezio Cingolani (responsabile del progetto) di esplorare nuove forme che fossero definite dal vento. La base tecnica da utilizzare era quella dell’Alfa Romeo 1900C, sportiva da 100 cavalli capace di arrivare a 200 chilometri orari. Sebbene chiaramente nate dalla stessa matita, le tre B.A.T. differiscono per numerosi elementi stilistici. Ciò che le accomuna è l’assoluta stravaganza delle forme, caratterizzate da enormi pinne aerodinamiche e volumi che sembrano scavati dal vento.
La B.A.T. 5 è stata la prima al debutto: la vettura è stata presentata al Salone di Torino nel 1953 in colore grigio scuro con appendici e interni rossi. La B.A.T. 5 aveva finestrini inclinati di 45 gradi rispetto al corpo vettura, un padiglione quasi piatto e un grande parabrezza curvo. Questi elementi hanno permesso di raggiungere un coefficiente di resistenza aerodinamico di 0,23.
Vendute in un unico lotto
L’anno successivo, sempre al Salone di Torino, è arrivata la B.A.T. 7., evoluzione della 5, con forme più estreme specialmente nella parte posteriore: le due grandi pinne ricurve le permettevano di raggiungere un Cx di appena 0,19, un risultato ancora oggi decisamente difficile da raggiungere. Il colore scelto da Bertone per questo prototipo è azzurro con interni scuri e gruppi ottici posizionati all’interno delle prese d’aria frontali.
L’ultima B.A.T, la 9d del 1955, è quella che assume un carattere di maggiore fattibilità. Per la prima volta Franco Scaglione posiziona al centro del frontale lo scudetto Alfa Romeo, poi riduce le pinne, allunga il profilo e scopre le ruote posteriori a raggera. Per non aggiungere ulteriori elementi che avrebbero impattato sull'aerodinamica, trasforma la parte finale del fianco in proiettori. Indissolubilmente legate dalla matita che le ha disegnate, le tre B.A.T vengono offerte da Sotheby’s in un unico lotto per essere custodite insieme.