Bugatti ha deciso di interrompere – almeno momentaneamente - lo sviluppo di una nuova supercar da affiancare alla Chiron. Lo ha confermato, in una intervista al canale statunitense Bloomberg Tv, il presidente del marchio, appartenente al gruppo Volkswagen, Stephan Winkelmann.
A motivare la scelta, in particolare il contraccolpo sul mercato dell’epidemia di Covid-19 che ha colpito duramente il settore automobilistico. “Ci sono stati colloqui riguardo la possibilità di mettere in cantiere un nuovo modello da affiancare alla Chiron – ha detto il manager berlinese – ma tutto ora è bloccato a causa della pandemia. Non abbiamo più discusso di cosa faremo”.
Buoni risultati
Nonostante la crisi del mercato e le incertezze sul futuro, il 2020 potrebbe andare in archivio come l’anno migliore per il marchio di Molsheim: tutte le vetture prodotte quest’anno (circa 700, compresi i costosissimi 40 esemplari della Divo da 5 milioni di euro) sono stati già vendute. Stesso discorso per quasi l’80% della produzione prevista per il 2021.
Al di là di questi risultati, comunque, il futuro di Bugatti è ancora tutto da definire. Il ceo di Volkswagen, Herbert Diess, ha recentemente parlato di “grandi cambiamenti in vista”, nell’ottica di sostenere nuovi importanti investimenti necessari per portare avanti l’elettrificazione: si attendono novità soprattutto per i marchi del lusso che fanno parte del gruppo come Lamborghini e appunto la stessa Bugatti. In particolare per questa ultima sarebbe in piedi una trattativa con i croati di Rimac Automobili che potrebbe rilevare la proprietà dell’azienda francese già entro la fine dell’anno in corso.
Notizie più circostanziate si dovrebbero avere verso la fine del mese di novembre quando il gruppo Volkswagen – che ha stanziato 33 miliardi di euro fino al 2024 per l’elettrificazione della sua gamma – procederà a una revisione annuale del suo programma di investimenti.