Buone notizie per il mercato automobilistico italiano. Stando ai dati forniti dal ministero dei Trasporti ed elaborati dall'Unrae (l’associazione dei costruttori esteri), a settembre le immatricolazioni sono cresciute del 9,5%, raggiungendo quota 156.132 unità (+13.600 auto rispetto allo stesso mese del 2019). Un segnale di ripresa, favorito anche dagli incentivi ministeriali, dopo il drastico crollo di questa primavera causato dal lockdown. Dall’inizio dell’anno il cumulato rimane comunque in passivo: all’appello mancano 502.220 targhe, per una flessione del 34,21%.
I marchi
Anche a settembre Fiat rimane il primo costruttore in Italia per numero di immatricolazioni, e riesce a far segnare un incremento superiore alla media del mercato: ha targato nel mese 23.134 vetture a fronte delle 19.431 del settembre precedente (+19,06%). Al secondo posto troviamo sempre Volkswagen, che tuttavia perde il 3,85%, mentre al terzo posto torna Renault grazie a un +75,32%. A seguire Ford (+11,9%), Toyota (+14,69%) e Peugeot (+3,36%).
I modelli
La classifica dei modelli preferiti dagli acquirenti a settembre vede la Fiat Panda sempre leader di mercato, con un grande incremento dovuto alla versione mild hybrid; sono stati targati 13.991 esemplari dell'utilitaria rispetto ai 9.138 del settembre 2019. Al secondo posto troviamo la Lancia Ypsilon (4.687 auto). Terza è la Renault Clio (4.358 vetture), seguita dalla Jeep Renegade (4.094 targhe).
Bene i privati
A livello di canali di distribuzione, gli incentivi hanno incrementato soprattutto la domanda dei privati (+25% con 21.584 auto in più) mentre l’incremento dei noleggi è meno significativo (+5,8%), e vede prevalere le formula a breve termine (+ 14,4%). In flessione, invece, le immatricolazioni aziendali (-12,36%). Bene anche le performance dei veicoli commerciali leggeri, che sono cresciute del 12,64% fino a 14.968 unità (1.680 veicoli in più rispetto al settembre 2019).
Le alimentazioni
A sorpresa le alimentazioni diesel arrestano quasi del tutto il crollo che le ha viste protagoniste negli ultimi mesi: le immatricolazioni sono state 50.863, in flessione del 3% rispetto a un anno fa. Una prestazione migliore di quella dei motori a benzina, che invece perdono il 19,1% (per un totale di 51.607 vetture).
Continuano a volare le soluzioni a batteria: ibride a +213,6% ed elettriche a +223,95%. Colpisce in particolare la prestazione delle mild hybrid, ovvero le ibride leggere, che da sole rappresentano circa la metà di tutte le auto elettrificate targate a settembre: sono 20mila (erano 1.470 un anno fa) su un totale di 39.312 vetture "green".
Le previsioni
“Alla luce dei risultati di settembre, abbiamo aggiornato al rialzo le nostre previsioni, che tuttavia restano pessimistiche”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager del centro di analisi Dataforce Italia. “Prevediamo una chiusura dell’anno a 1.350.000 auto, circa 570mila in meno rispetto al 2019. A fine dicembre si dovrebbero raggiungere le 820mila nuove targhe per i privati (quota di mercato del 60,7%), con una contrazione che dovrebbe attestarsi a -25,1% nonostante gli incentivi. Le immatricolazioni aziendali saranno circa 65mila (4,8%), 210mila le automobili di noleggio a lungo termine (market share del 15,6%), e 95mila le unità per il noleggio a breve termine (con una share del 7%)”.