Alfa Romeo parla americano. Per la prima volta nella storia dalla sua fondazione, il marchio del gruppo Fiat Chrsyler ha immatricolato più vetture negli Stati Uniti che in tutti gli altri mercati del mondo. Delle 25mila unità consegnate nel primo semestre 2020 infatti, il 31% sono andate in Usa, il 29% in Italia, il 5% in Germania, il 4% in Spagna e Regno Unito e il restante 27% nelle altre regioni del mondo (dati Car Industry Analysis).
Rispetto ai risultati ottenuti nel primo semestre dell’anno scorso, il calo registrato a livello globale è stato di circa 5mila unità. La spiegazione del maggior successo di Alfa Romeo negli Stati Uniti rispetto ad altre regioni, Italia in testa, è da ricondursi alla differente tempistica di scoppio della pandemia di coronavirus e alla sempre più pesante assenza di nuovi modelli compatti del marchio dedicati in particolare al mercato europeo.
A fine anno addio Giulietta
A livello mondo, gli ultimi risultati di Alfa Romeo sono preoccupanti. Le immatricolazioni si sono fermate a 80mila unità nel 2019, registrando un calo del 30% rispetto al 2018 quando erano 116mila. Tutti i modelli sono in rosso: Giulia -30%, Stelvio -13%, Giulietta -40%, Mito -92% (oggi fuori produzione) e 4C -43%. Le previsioni per il 2020 non sono certo rosee vista la pandemia e nessun nuovo modello in arrivo.
La Tonale, il suv compatto presentato come concept al Salone di Ginevra 2019 di cui Alfa avrebbe proprio bisogno visto il successo globale di questa tipologia di auto (ad agosto in Europa la quota di mercato di questa architettura ha superato il 41%), arriverà solo nella seconda metà del 2021 e, secondo quanto dichiarato dai manager del gruppo Fca, sarà anche ibrido. Al momento Alfa Romeo non ha in gamma vetture elettrificate.
A fine anno esce poi di produzione la Giulietta, berlina due volumi, dopo oltre 10 anni di carriera e due restyling. Non ha eredi per adesso: la gamma Alfa Romeo rimarrà così con solo due modelli. Un tema piuttosto spinoso per Carlos Tavares, prossimo ceo del gruppo Stellantis che nascerà dalla fusione tra Psa e Fca entro il primo trimestre del 2021.