L'officina Classic Motors Cars nello Shropshire, in Inghilterra, sta restaurando l'unica Bulldog mai prodotta. L'operazione durerà 18 mesi e la società non intende solo riportare la leggendaria auto al suo originario splendore ma migliorarne le prestazioni facendole raggiungere i 322 chilometri orari grazie al suo V8 biturbo da 5,3 litri. La velocità era l'obiettivo principale di quella Aston Martin, ispirata alla serie televisiva "Doctor Who".
Una leggenda
Quando Aston Martin ha presentato la Bulldog nel 1979, è diventata presto leggenda per gli appassionati di auto. Originariamente, la produzione era stata fissata tra i 12 e i 25 esemplari, ma ne è stato realizzato solamente uno.
Il design futuristico e il motore ad alte prestazioni l'hanno resa l'auto più veloce su strada quando ha toccato il record di 308 chilometri orari. Nel 1984 però Aston Martin fu costretta a vendere la vettura a un acquirente in Medio Oriente e per un po' dell'auto si perse ogni traccia.
In seguito, il figlio dell'ex capo del marchio inglese è riuscito a rintracciarla, e grazie a un ricco collezionista americano, è stata riacquistata. L'automobile ha subito negli anni alcuni cambiamenti cromatici: il colore della carrozzeria è stato modificato dall'originale argento al verde e gli interni dal marrone scuro al beige.
Il recupero
Ora la società britannica Classic Motor Cars sta effettuando un restauro completo di 18 mesi. "Vogliamo riportare l'auto alla sua prima configurazione ma potremmo includere componenti e tecnologie moderne per migliorarne l'affidabilità - ha dichiarato Nigel Woodward, amministratore delegato di CMC - nel complesso, vogliamo mantenere l'architettura originale e l'aspetto dell'auto lavorando con gli ingegneri che l'hanno sviluppata".