La notizia circola già da giorni, dopo l'annuncio fatto il mese scorso dal ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, sulla possibilità da parte del governo di inserire nella prossima legge di Bilancio un aumento delle accise sul gasolio a partire dall'inizio del 2021, equiparandole a quelle sulla benzina, nell'ambito della revisione dei sussidi ambientalmente dannosi per la quale il ministero ha avviato una consultazione aperta a tutti.
Una misura che, secondo quanto dichiarato da Claudio Spinaci, presidente dell'Unione petrolifera italiana (Upi) sarebbe più di una ipotesi. "Il governo ha già deciso", sostiene Spinaci parlando a Radio 24, "mi sembra, dalle parole del ministro Costa, che una decisione sia già stata presa. Vorrei che si dicessero le cose come stanno: l'automobilista diesel pagherà di più il gasolio".
Costa: misura urgente per la transizione
Ricordiamo che l'imposta che oggi grava sul gasolio è di 0,617 euro al litro mentre quella sulla benzina è pari a 0,728 euro. L'aumento dell'accisa sul diesel fino ai livelli della verde porterebbe nelle casse dello stato intorno ai 5 miliardi di euro.
Per il ministro Costa però l'innalzamento dell'imposta, disincentivando le motorizzazioni altamente inquinanti, darebbe un notevole contributo "a quella transizione energetica che era già necessaria ma che ora è ancora più urgente per costruire il New Green Deal dopo l'emergenza Covid".
Il ministro ha anche assicurato che "la transizione non lascerà indietro nessuno: la finalità di questo cammino consiste nel riorientare risorse già attribuite ad uno specifico settore verso soluzioni green, senza incidere sui soggetti che ne beneficiavano, ma anzi rendendoli parte attiva di questo cambiamento. La logica è quella di ottenere un 'saldo zero' a vantaggio di quelle imprese che sapranno cogliere questa opportunità e, naturalmente, a vantaggio dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini".