Yoshihide Suga – 71 anni, già segretario capo di gabinetto – è stato nominato presidente del partito liberal-democratico e diventerà in queste ore nuovo primo ministro del Giappone. Sostituisce Shinzo Abe, che ha dovuto dimettersi per motivi di salute, del quale – nei quattro mandati precedenti alla guida del Paese – è stato fido scudiero.
Suga è noto alle cronache dell’automotive soprattutto per due motivi. Nel 2018 ha lanciato un comitato misto pubblico/privato, coinvolgendo le Case automobilistiche giapponesi ma anche “altri attori della filiera dell’innovazione” – come dichiarò allora – per promuovere la ricerca e lo sviluppo delle auto volanti. Un progetto al quale ha sempre dichiarato di credere molto e che avrebbe dovuto trovare grande visibilità durante le Olimpiadi di Tokyo 2020, rinviate all'anno prossimo per il coronavrius. Tra le società non locali coinvolte c’erano anche Uber – che all’epoca aveva appena investito 20 milioni di dollari e aperto un centro proprio per la ricerca sui flying taxi a Parigi – e la Boeing.
Più recentemente, Suga si è speso molto per rassicurare l’industria auto giapponese alle prese con la crisi dovuta alla pandemia di coronavirus. Il suo intervento è stato decisivo per lo sblocco di aiuti di stato a quelle aziende che avessero riaperto gli stabilimenti industriali mantenendo però severe regole di distanziamento sociale per combattere la diffusione del Covid-19 che – al 10 settembre – aveva colpito nel Paese 73.221 persone e causato la morte di 1.406 cittadini.
“Zio Reiwa”
Yoshihide Suga – descritto come un self made man, figlio di un coltivatore di fragole – è noto in Giappone con l’appellativo di “Zio Reiwa”. Fu lui, infatti, a svelare al Paese il nome della nuova “era” - la Reiwa appunto, o della “graziosa armonia” - partita in concomitanza con l’ascesa al trono del nuovo regnante, Naruhito, che ha ereditato lo scettro dal padre Akihito il 22 ottobre 2019.