La Route 66 – la strada più famosa d’America, immortalata in migliaia di scatti e protagonista più di ogni altra del “sogno americano”, specialmente quello coltivato dalla contro cultura dalla beat generation agli hippie – arriva a Parma.
La città emiliana, capitale italiana della cultura 2020, infatti ospita nei saloni del piano nobile della Reggia di Colorno - “la Versailles del Granducato” - dal 12 settembre all’8 novembre una mostra di 70 immagini del fotografo modenese Franco Fontana immortalate lungo gli oltre 3.600 chilometri di nastro d’asfalto tra Chicago e la costa del Pacifico in California.
Una strada mille storie
Scattate due decenni fa, le immagini di Fontana ci restituiscono la grandezza e la decadenza della Route 66, aperta nel 1926 a simboleggiare la straordinaria epopea delle quattro ruote in America e finita praticamente in disuso dallla metà degli anni '80.
La carrellata delle fotografie ci riporta alle pagine immortali di testi culto della letteratura mondiale come “Furore” di John Steinbeck del 1946 (comprendendo anche le riprese del film con protagonista Henry Fonda che un anno dopo ne trasse John Ford) e “Sulla strada”, il cantico della beat Generation di Jack Kerouac. Nelle orecchie risuonano le note immortali dei cantori del viaggio verso ovest, Woody Guthrie, il premio Nobel Bob Dylan e Bruce Springsteen.
L’evento
La mostra “Route 66” è inserita nel ricco programma della undicesima edizione della rassegna "ColornoPhotoLife", festival fotografico in programma dall’11 settembre all’11 novembre 2020 presso la Reggia, costruita al posto di una dimora meno nobile nel corso del 1600 dall’architetto Ferdinando Galli Bibbiena, su commissione del duca Ranuccio Farnese.
Accanto alla mostra di Fontana se ne potrà ammirare un’altra – dedicata questa al fiume Po - del fotografo inglese Michael Kenna, mentre nello spazio Mupac dell’Aranciaia sono esposte le opere di altri fotografi italiani, come Livio Senigalliesi, Tina Cosmai, Raffaele Petralla, Camilla Biella.