La Honda va all’offensiva in Europa con l’ibrido, dopo essere stata costretta nel 2013 a ritirare i suoi modelli a doppio motore per il loro scarso appeal sul mercato. Prima ha lanciato il suo suv grande CR-V full hybrid, adesso mette in vendita la quarta generazione della Jazz, berlina cinque porte di segmento B, disponibile nella sola versione benzina-elettrica da 109 cavalli e pronta a sfidare il dominio della Toyota Yaris ibrida insieme a un’altra inedita rivale, la Renault Clio E-Tech. Entro il 2022 arriveranno almeno altri tre modelli, tra cui la Civic con doppio motore e un nuovo suv plug-in, senza dimenticare che ha appena lanciato la sua prima citycar elettrica, la Honda e.
Le intenzioni del costruttore giapponese parlano chiaro: fare delle vetture elettrificate un punto di forza per guadagnare numeri e consensi sui mercati europei e insieme rispondere alle normative più severe in fatto di emissioni decise da Bruxelles.
La ritirata nel 2013
Eppure, quando tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 la Casa giapponese decise di terminare nel Vecchio continente la vendita di auto ibride, ritirando dalle concessionarie la Insight, primo modello della categoria sviluppato nel 1999, così come la sportiva CR-Z e la versione benzina-elettrica della piccola Jazz, sembrava che volesse voltare pagina. Tanto più che successivamente la casa madre ha annunciato la chiusura entro il 2021 dello stabilimento di Swindon nel Regno Unito, storica presenza in Europa del marchio fin dalla fine degli anni’80.
Nel 2030 due terzi delle vendite con auto elettrificate
Più che un addio quello della Honda è stato invece un arrivederci. Uno stop temporaneo utile a riorganizzare le idee e ripartire alla grande puntando, secondo quanto dichiarato dai top manager del marchio, a raggiungere entro il 2030 con le vetture elettrificate due terzi delle vendite in Europa.
Per la nuova offensiva elettrificata gli ingegneri della Honda possono contare su una lunga esperienza. Nel 1992 Honda decise di abbandonare la Formula 1 e il team McLaren lasciando a piedi perfino Ayrton Senna dopo tre titoli mondiali vinti, sostenendo di voler concentrarsi piuttosto sullo sviluppo delle vetture ibride di cui è stata assieme a Toyota uno dei precursori. Probabile che non sia stato l'unico motivo, ma comunque sull'elettrificazione ora Honda è tornata.