Il momento è propizio per la startup cinese Xpeng. L’azienda con sede a Guangzhou ha appena ricevuto un finanziamento di 400 milioni di dollari, che si va ad aggiungere ai 500 milioni raccolti lo scorso mese. Grazie alla nuova iniezione di liquidità sarà possibile avviare la progettazione dei prossimi veicoli elettrici, come un nuovo suv-coupé compatto, mentre la sua ultima vettura - la berlina P7 - ha debuttato in Cina e si prepara a fare il suo esordio in America ed Europa.
Finanziatori importanti
Finora Xpeng non ha vissuto il percorso travagliato di altre realtà simili. Nata nel 2014, l’azienda ha trovato rapidamente i finanziatori che le hanno permesso di concretizzare i propri piani. Lo scorso anno è stato quindi presentato il suo primo veicolo, il suv G3, mentre in primavera è stata la volta della berlina P7, il cui lancio ha subito solo un lieve ritardo a causa del coronavirus.
Questi finanziatori hanno nomi importanti: da Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce, al miliardario Lei Jun, fondatore dell’azienda del tech Xiaomi. A fine 2019, grazie soprattutto ai due investitori, Xpeng ha raccolto facilmente i 400 milioni di dollari necessari per avviare la produzione della P7.
Una sfidante della Model 3
La berlina a zero emissioni della Casa promette di stupire per contenuti tecnologici e rapporto qualità-prezzo, ponendosi come una seria sfidante della Tesla Model 3. I prezzi vanno da 32.462 dollari (29.900 euro) a 49.400 dollari (45.500 euro), in base alla versione. Il top di gamma è costituito dalla High Performance con due motori e trazione integrale, in grado di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 4,3 secondi (la Model 3 fa leggermente meglio: 3,9 secondi) e con un’autonomia superiore ai 600 chilometri.
La percorrenza maggiore in assoluto (fino a 706 chilometri nel ciclo Nedc, la Model 3 si ferma a un massimo di 670 chilometri) viene raggiunta dalla Super Long Range, meno potente e con un singolo motore (lo 0-100 viene coperto in 6,7 secondi), al di sotto della quale troviamo la Long Range (586 chilometri).
La controversia con Tesla
La P7 è dotata di un sistema di guida autonoma di livello 3, composto da un processore Nvidia Drive Agx Xavier, 14 videocamere, 12 sensori a ultrasuoni e 4 generatori di onde millimetriche, grazie alle quali il sistema è in grado di avere una visuale a 360 gradi fino a 200 metri, anche in caso di nebbia, pioggia o neve.
Proprio la funzionalità della guida autonoma è al centro di una controversia legale con Tesla, che accusa l’azienda cinese di aver copiato il software dell’Autopilot tramite un suo ex-dipendente, che nel passare a Xpeng avrebbe portato con sé il codice-sorgente del sistema dopo averlo trafugato da Palo Alto.
Si guarda a Wall Street
I piani futuri della Casa prevedono il debutto della P7 in America (dove ha ottenuto il permesso di testare su strada l’auto) e in Europa, l’introduzione di nuovi modelli elettrici, come un suv più piccolo del G3, e un ulteriore incremento delle cifre stanziate nella ricerca, soprattutto nel campo della guida autonoma. Prospettive che possono essere prese in considerazione grazie ai 900 milioni di dollari raccolti dall’azienda negli ultimi due mesi, provenienti anche da un fondo sovrano del Qatar e da uno di Abu Dhabi.
Contemporaneamente Xpeng sta valutando l’ipotesi di debuttare nel mercato azionario tramite un’offerta pubblica di acquisto a Wall Street, spinta dal successo di Tesla, le cui azioni si sono rivalutate del 237% su base annua, ma anche della connazionale Nio, i cui titoli hanno visto un balzo del 280% negli ultimi tre mesi.