A causa soprattutto del coronavirus, nei primi sei mesi del 2020 è stato registrato un crollo delle vendite di veicoli del 26% analizzando i mercati di 100 Paesi. L’industria automotive ha venduto 11,818,000 unità in meno rispetto al primo semestre del 2019. Le vendite globali di auto sono state di 33.075.000 unità, il dato più basso dalla crisi finanziaria del 2009.
Secondo trimestre in picchiata
I risultati hanno seguito lo stesso comportamento della pandemia. I mercati di Cina e di altri paesi asiatici, colpiti prima, sono scesi del 24% durante il primo trimestre. Quelli di Europa, Stati Uniti, India e America Latina hanno subito il crollo nel secondo trimestre dell'anno.
Di fatto, le vendite globali sono scese in termini percentuali, rispetto allo stesso periodo del 2019, del -24% nel primo trimestre e del -29% nel secondo.
Aprile il mese più negativo
Aprile è stato il mese peggiore in assoluto con un crollo del 43%. In quel mese, la Cina ha rappresentato il 52% delle vendite globali di auto. Purtroppo sembra che la ripresa sarà a forma di “U” in Europa e Stati Uniti, al contrario della “V” che si vede in Cina. Questo vuol dire che in occidente ci metterà più tempo di quello stimato a far sentire i propri effetti. A giugno, c'è stato infine un primo segnale incoraggiante: le vendite globali di veicoli sono scese soltanto del 14%, fermandosi a 6,6 milioni di unità.