"I like driving". Il candidato democratico alla presidenza Usa alle presidenziali del 3 novembre - Joe Biden - scopre le carte in un video promozionale per la sua campagna elettorale nel quale svela la sua vettura preferita: una Corvette Sting Ray verde metallizzata del 1967, il regalo di matrimonio che gli fece suo padre Joseph, concessionario Chevrolet a Claymont, contea di New Castle, nel Delaware.
Il vero scoop del video, però, è nella frase che il possibile futuro presidente pronuncia verso la fine: "Mi hanno detto che stanno costruendo una Corvette a batteria che toccherà 200 miglia orarie (320 chilometri all'ora) e non vedo l'ora di guidarla. Penserete che sto scherzando e invece no".
In effetti General Motors ha in qualche modo già annunciato che la prossima generazione della due posti - l'ottava - potrebbe avere almeno un motore ibrido e quindi la strada verso l'elettrificazione sarebbe già spianata. Inoltre il marchio di Detroit ha già depositato alcuni mesi fa presso gli uffici federali i marchi E-Ray e E-Corvette, altro indizio che porta alla versione a batteria della sportiva.
"Il mercato dovrà essere elettrico"
Nel filmato Biden, oltre a mettersi al volante della sua Sting Ray perfettamente conservata ("quando stai al volante hai una sensazione di controllo assoluto" dice), ragiona anche sul futuro dell'industria americana dell'auto che definisce "iconica". "Potremo riconquistare il mercato nel 21esimo secolo solo indirizzandoci verso la mobilità elettrica", sono le sue parole.
Un ragionamento che si sposa perfettamente con le sue proposte per il settore. Nel corso della campagna elettorale, infatti, l'ex vice presidente durante la amministrazione Obama ha proposto un piano di investimenti per 2mila miliardi di dollari con al centro proprio lo sviluppo delle infrastrutture necessarie al raggiungimento dell'obiettivo di creare una società a emissioni zero.
In particolare per il settore automobilistico, Biden ha parlato di un mercato da rendere al più presto solo elettrico, con il supporto di almeno mezzo milione di punti di ricarica entro il 2030 in tutto il Paese e la formazione di una nuova generazione di addetti, specializzati nel costruire veicoli a batteria. Una proposta che gli è valsa l'endorsement da parte dell'Uaw, il potente sindacato dei lavoratori del settore a quattro ruote americano.