Ultimo aggiornamento  23 marzo 2023 11:21

Se downsizing fa rima con alte prestazioni.

Angelo Berchicci ·

Downsizing; chiedete alla maggior parte degli appassionati di auto sportive un’opinione su questo fenomeno e molto probabilmente riceverete pareri poco lusinghieri. E’ convinzione comune che la tendenza a ridurre cilindrata e numero dei cilindri (e a recuperare la potenza persa con l’utilizzo di uno o più turbocompressori) abbia condotto a un tipo di motori meno emozionanti e “cattivi” per quanto riguarda erogazione e sonorità rispetto a un aspirato di grandi dimensioni.

Sull’altare di consumi ed emissioni inferiori, negli ultimi anni non c’è costruttore che non si sia dedicato a rendere più compatti i propri propulsori: da Mercedes, che a partire dalla prossima Classe S AMG manderà in pensione il suo V12 in favore di un V8 biturbo (elettrificato), a Porsche che sulle 718 Cayman e Boxster ha fatto debuttare un boxer a quattro cilindri turbo, al posto del classico 6 cilindri aspirato.

Alcuni recenti esempi di downsizing hanno tuttavia portato a piccoli gioielli di ingegneria, propulsori davanti ai quali nemmeno gli appassionati più tradizionalisti possono rimanere indifferenti.

Maserati Ghibli Hybrid

La Ghibli Hybrid, presentata nei giorni scorsi, non è solo la prima Maserati elettrificata, ma anche la prima ad adottare un motore a quattro cilindri, realizzato appositamente per questa versione. Si tratta di un 2 litri turbo a benzina abbinato a un alternatore a 48 Volt e a un compressore elettrico e-Booster, alimentato da una batteria posizionata nella parte posteriore della vettura. Nel complesso la power unit eroga 330 cavalli di potenza e 450 newton metri di coppia, raggiungendo così una potenza specifica di 165 cavalli/litro

Pur essendo la più piccola in termini di cilindrata e cubatura, la Hybrid si posiziona a metà strada tra la Ghibli con il V6 diesel, di cui è più rapida nello 0-100 (5,7 secondi), anche grazie agli 80 chili in meno, e quella con il V6 a benzina, rispetto a cui emette un quantitativo di C02 inferiore del 20%. E il sound? Maserati ha promesso che sarà all’altezza delle aspettative grazie all’ottimizzazione dello scarico attraverso risonatori appositamente studiati. 

Mercedes A45/CLA45 AMG

E’ il quattro cilindri di serie più potente al mondo. Stiamo parlando del 2 litri turbo “M139” montato da Mercedes sulle sue A45 AMG, CLA45 AMG e sulla futura GLA45 AMG. E’ offerto in due step di potenza: 387 cavalli e 480 newton metri di coppia, o 421 cavalli e 500 newton metri di coppia nelle versioni S. In quest’ultima declinazione la potenza specifica raggiunge un impressionante valore di 210,5 cavalli/litro, superiore a quello di alcune supercar.

Queste prestazioni sono state rese possibili grazie a un ulteriore affinamento del propulsore “M133” montato sulla precedente A45 AMG, che già erogava valori record per la categoria (381 cavalli). In particolare, la nuova unità è stata ruotata all’interno del vano motore, permettendo di realizzare un condotto di aspirazione più corto.

Le migliorie hanno poi riguardato valvole di scarico di maggiore diametro e l’adozione di un nuovo turbocompressore twin-scroll. Il motore, completamente in alluminio, è assemblato a mano da un unico addetto nell’impianto AMG di Affalterbach, e offre una curva di coppia simile a quella di un aspirato, con un regime massimo di rotazione a 7200 giri al minuto.

Toyota GR Yaris

Merita di essere citata anche la GR Yaris, la versione ad alte prestazioni dell’utilitaria Toyota, sviluppata assieme al Gazoo Racing Team, la squadra corse ufficiale della Casa. La vettura, che è già stata presentata in Giappone e arriverà in Europa a fine anno, sarà alla base della prossima Yaris WRC, messa a punto per gareggiare nel campionato del mondo rally a partire dal 2021.

A colpire in questo caso non sono tanto i numeri del motore 1.6 turbo, che dichiara 260 cavalli (per una comunque ragguardevole potenza specifica di 162,5 cavalli/litro), quanto il fatto che queste prestazioni sono generate da un inedito propulsore a tre cilindri, in luogo del classico frazionamento a quattro cilindri.

Come vuole la tradizione delle rally-replica, la GR Yaris può contare su trazione integrale con ripartizione della coppia tra asse posteriore e anteriore personalizzabile in base alle esigenze, mentre il cambio è manuale a 6 marce e in opzione si possono avere differenziali autobloccanti Torsen.

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