A luglio il mercato italiano continua a rimanere in rosso, anche se la perdita si fa più contenuta rispetto ai mesi precedenti. Un buon segno, considerando anche che dall'1 agosto sono scattati gli incentivi governativi.
A luglio, dunque, le immatricolazioni di autovetture sono diminuite dell'11% su base annua, un dato comunque migliore del -23,3% di giugno. Nell’ultimo mese le nuove targhe sono state 136.455 contro le 153.335 del luglio 2019, dato che porta il totale da inizio anno a -41,72% (515.900 vetture in meno rispetto al 2019). Segno positivo invece per i veicoli commerciali leggeri, che crescono del 5,84% (sono stati 15.249 contro i 14.407 di un anno fa).
Le Case
Fiat rimane la Casa più gettonata in Italia e riesce a contenere le perdite del mese di luglio a -3%. Le vetture immatricolate sono state 19.536 a fronte delle 20.149 del luglio precedente. Al secondo posto troviamo Volkswagen, che supera di pochissimo i numeri dello scorso anno: +0,17%, ossia soltanto 40 unità in più. Al terzo posto c’è Ford (-2,83%), seguita da Peugeot (-18,21%) e Renault (-21,18%). I marchi premium fanno registrare un ottimo risultato, con Bmw che guadagna il 38,48%, Mercedes l'11,66% e Audi il 2,49%.
I modelli
La Fiat Panda è sempre la leader del mercato italiano, anche se questo mese fa segnare un calo dell’8,33%. Al secondo posto troviamo la Lancia Ypsilon, che beneficia dell’introduzione della versione mild-hybrid. Terza un’altra Fiat: la 500X, che riesce a incrementare le proprie vendite del 9,07%. Quarta un’altra vettura del gruppo Fca: la Jeep Renegade. Al quinto posto la prima straniera: la Volkswagen Golf, che vede le immatricolazioni crescere del 73,08% grazie alla commercializzazione della nuova generazione.
I canali
Tra i canali di vendita spicca il +8,8% del noleggio, a sua volta merito del +111,7% del breve termine (mentre il lungo termine perde il 2,7%). Questo risultato, tuttavia, non indica un aumento della domanda da parte dei clienti ma è dovuto principalmente a una forzatura delle immatricolazioni da parte dei costruttori, soprattutto del Gruppo Volkswagen. Contrazione dell’8,5% per i privati, pari a quasi 8.000 immatricolazioni in meno, segno che le famiglie in procinto di cambiare auto hanno deciso di aspettare gli incentivi statali, entrati in vigore appunto in agosto.
Le alimentazioni
Soltanto elettriche e ibride mostrano un segno positivo nelle vendite di luglio, rispettivamente con un incremento delle immatricolazioni del 70,5% e del 108%. Tra le ibride le più vendute sono le mild hybrid (+442%), ma crescono molto anche le plug-in (+438%), spinte dall’ecobonus ministeriale. Tutte le altre alimentazioni sono in forte calo: il diesel arretra del 10,8%, il benzina del 23,39%, il gpl del 37,25% e il metano dell’8,55%.
Le previsioni
Le proiezioni elaborate dal centro di analisi Dataforce parlano di una chiusura anno a 1.225.000 auto immatricolate, circa 700mila in meno rispetto al 2019. A fine dicembre, secondo le previsioni, si dovrebbero raggiungere le 740mila nuove targhe per i privati (considerando una quota di mercato del 60,4%), con una contrazione che, nonostante gli incentivi, dovrebbe attestarsi a -32,4%.