BRUXELLES - Per provare su strada la quarta generazione della Toyota Yaris ibrida, voliamo alla città che ospita il quartier generale europeo del gruppo. In aeroporto, ci mettono a disposizione la berlina giapponese cinque porte di segmento B: cambia nel look, più moderno e sportivo rispetto alla generazione precedente, è completamente nuova nel sistema ibrido, nella batteria – agli ioni di litio e non più al nichel idruri - nel pianale e nelle sospensioni. Oltre a essere connessa e dotata di serie dei principali sistemi di sicurezza attiva.
Un 1,5 da 116 cavalli
Bastano pochi chilometri per capire che stiamo guidando tutta un’altra macchina. Alternando vie a scorrimento veloce e brevi tratti urbani, la nuova Yaris dimostra di avere potenza e agilità da vendere. Il motore termico è adesso un 1,5 benzina tre cilindri accoppiato a un motore elettrico da ben 80 cavalli per complessivi 116 cavalli di potenza con un sistema full hybrid di ultima generazione, capace – secondo i tecnici Toyota – di consumi sempre più bassi (omologazione di oltre 35 chilometri al litro) e di emissioni di CO2 ridotte a 64 grammi per chilometri (ciclo Nedc correlato).
Batteria agli ioni di litio e sicurezza
Il pacco batteria, sistemato sotto i sedili posteriori in modo da non togliere spazio al bagagliaio, è per la prima volta su Yaris agli ioni di litio, dunque più leggero (di 12 chili) e più efficiente. Secondo gli ingegneri giapponesi, l’auto è in grado di andare in modalità elettrica (ricaricandosi da sola) tra il 60 e il 70% del tempo rispetto al 40% della generazione precedente: un salto tecnologico importante.
Così come sono di serie su tutti gli allestimenti i principali sistemi di sicurezza attiva, con novità come il dispositivo elettronico di pre-collisione che per la prima volta su una Toyota dispone anche di assistenza nella svolta a un incrocio e alla sterzata d’emergenza.
Accelerazione e pianale
Ma ciò che stupisce nella prova su strada ed è subito verificabile è l’accelerazione, pronta e vivace come non avviene sulla vecchia Yaris, bene assecondata dal cambio automatico rimasto a variazione continua quanto decisamente migliorato nella risposta, anche premendo a fondo il pedale dell’acceleratore per un sorpasso rapido. Le sospensioni sono nuove, così come lo è soprattutto il pianale, di maggiore rigidità e insieme più leggero, a favore di un maggiore comfort anche acustico e di una migliore guidabilità.
3,94 metri di lunghezza
La nuova Yaris ibrida – affiancata ancora da una versione a benzina tre cilindri 1,0 da 72 cavalli – mantiene una lunghezza di 3,94 metri, 5 millimetri in meno della precedente, con un passo maggiore di 5 centimetri che tuttavia non aggiunge spazio ai posti posteriori, né alla capacità del bagagliaio rimasta invariata a 286 litri. Sulla plancia il cruscotto è digitale, mentre al centro in posizione rialzata spicca uno schermo da 8 pollici. Un po’ troppa la plastica dura nelle parti basse così come sugli interni degli sportelli.
Obiettivi mercato Italia
In Italia, gli ordini sono stati già aperti anche se la commercializzazione vera e propria inizia a settembre. La prima Yaris ibrida è arrivata con la terza generazione a metà 2012. Un altro mondo, allora: basta dire che nel primo anno pieno di commercializzazione in Italia, il 2013, di Yaris con doppio motore ne sono state vendute 8.000, quasi 25mila l’anno scorso.
L’obiettivo di Toyota in Italia, primo mercato in Europa di Yaris, è ambizioso visto anche le incertezze dei tempi dovuti al Covid: 20mila ordini entro la fine dell’anno. “E dal prossimo – ci dice Mauro Caruccio, amministratore delegato di Toyota Italia - con l’arrivo delle altre Yaris, la sportiva GR e il suv compatto Cross, contiamo di ampliare la quota di Yaris sul totale delle vendite Toyota in Italia fino al 50%”. Su questo modello ci conta molto anche Toyota Europe: “Rafforza il nostro appeal – dice Matt Harrison, il vice presidente esecutivo in un video - magari nei confronti di una fascia di clientela diversa, più giovane, a cui non ci siamo mai rivolti finora con Yaris”.
I prezzi
In Italia i prezzi dell’ibrida partono da un listino di 21.500 euro fino a 25.500 euro, il benzina da 17.300. Listino, perché Toyota Italia mette di suo incentivi fino a 3.500 euro. “Il bonus si aggiungerà a quelli governativi, almeno per tutto il 2020”, dice il direttore marketing Mariano Autuori.
WeHybrid, l’”ecosistema”
In una conferenza in streaming prima di questa prova, sempre Autuori ci ha raccontato che con Yaris, Toyota Italia lancia quel che chiama un “ecosistema”: WeHybrid. È un pacchetto a disposizione di chi acquista l’auto con il quale il costruttore promette una serie di vantaggi economici diretti e indiretti, da una assicurazione più conveniente a una manutenzione dell’auto con sconti sui tagliandi, fino a “crediti verdi” da utilizzare sulla piattaforma di mobilità del gruppo KintoGo, attraverso la quale si può per esempio pagare un parcheggio.
Come? WeHybrid spinge a utilizzare la tecnologia ibrida in modo sempre più virtuoso: il costo (pagamento mensile) di una polizza con Toyota Insurance non è “in base alla città di residenza, alla classe di rischio e all’età”. È a chilometro, 4 centesimi o di 5 se si attiva anche la copertura Kasko. Ma attenzione, i chilometri percorsi in modalità elettrica (rilevati tramite un’app) costeranno la metà. C’è da far di conto e ragionarci su.