Tesla potrebbe accettare di vendere ad altri marchi alcune delle sue innovazioni, come il software per le elettriche, ma anche batterie e motori. Lo ha scritto su Twitter il ceo Elon Musk, ricordando che in passato la sua azienda ha già fornito accumulatori ad altri costruttori come Toyota e Mercedes. Quello delle batterie è un settore nel quale – secondo gli analisti – la Casa californiana è in netto vantaggio su quasi tutti gli altri produttori.
“Tesla è aperta al software di licenza e alla fornitura di propulsori e batterie. Stiamo solo cercando di accelerare l'energia sostenibile, non di schiacciare i concorrenti" ha scritto Elon Musk nel suo messaggio su Twitter. Al momento non è chiaro quali tipi di batterie potrebbero essere fornite. L’azienda di Fremont ha attualmente una joint venture con i coreani di Panasonic e si rifornisce anche dalla cinese Catl e da Lg Chem, anch'essa dalla Sud Corea.
Tesla sta inoltre progettando di costruire un proprio impianto di produzione di accumulatori presso lo stabilimento di Fremont, in California, nell'ambito del suo progetto di sviluppo chiamato "roadrunner" e di cui si dovrebbe sapere di più durante il “battery day” che Elon Musk ha alla fine programmato (se la data non cambierà per l'ennesima volta) per il prossimo 22 settembre.
Vantaggio competitivo
Le batterie sono il componente più costoso e importante dei veicoli elettrici. "La fornitura potrebbe facilitare l'ingresso a nuovi produttori, rappresentando una potenziale minaccia, invece, per quelli più tradizionali che dispongono di una propria piattaforma”, ha affermato Park Chul-wan, esperto sudcoreano e professore all'Università di Seojeong. "La strategia, in caso di successo, aumenterà la dipendenza del mercato dei veicoli elettrici Tesla", ha ribadito l’accademico.
Elon Musk - in una videoconferenza sugli utili della sua azienda - ha recentemente affermato che il vero limite alla crescita di Tesla è la produzione di accumulatori a un prezzo accessibile e ha dichiarato che la società espanderà la propria attività con Panasonic, Catl e LG Chem. Già nel 2014, poi, Musk aveva parlato di consentire ad altri di utilizzare i suoi brevetti, nella speranza di accelerare lo sviluppo di auto elettriche da parte di tutti i produttori.