Tesla torna a puntare il dito contro Rivian. L'azienda di Palo Alto ha presentato una denuncia al tribunale di San Jose, in California, accusando la rivale Rivian di aver assunto suoi ex dipendenti per rubare segreti aziendali. In passato, le due società si erano scontrate sempre a causa del continuo turnover dei dipendenti ma questa volta la situazione sembrerebbe essersi aggravata.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Tesla ha nominato nella causa quattro ex impiegati che, nel passare a Rivian, avrebbero portato con sé informazioni sensibili. Inoltre, stando alle dichiarazioni, potrebbero essere coinvolte altre due persone.
"Appropriarsi indebitamente di informazioni riservate, quando si lascia Tesla per un nuovo datore di lavoro, è sbagliato e rischioso”, si legge nel reclamo firmato dal colosso di Elon Musk.
La risposta della controparte
La start-up di veicoli elettrici con sede a Plymouth (Michigan), sostenuta in un giro di investimenti del valore di 2,5 miliardi da giganti come Amazon, Ford e Cox Automotive, ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'ottenimento delle informazioni private di Tesla, sostenendo che, nel processo di assunzione, la società è solita accertarsi che i nuovi impiegati non portino con sé i dati degli ex datori di lavoro e che non li introducano nel nuovo sistema aziendale. Attualmente, per Rivian lavorano 178 ex dipendenti Tesla.
Corsi e ricorsi storici
L'azienda di Palo Alto non è la prima volta che avvia una disputa legale. La vicenda con Rivian ha molti tratti in comune con quella che vide come controparte la cinese Xpeng Motors. In quel caso, l'ex ingegnere Tesla Guangzhi Cao era stato accusato di aver scaricato il codice sorgente del pilota automatico sul suo personal computer e di averlo trasferito tramite Apple Airdrop prima di venderlo a Xpeng Motors. L'accusa è stata confermata dal diretto interessato ma solo in parte: Cao ha dichiarato di aver fatto il download del codice sul proprio computer ma di averlo poi eliminato prima di entrar a far parte del colosso cinese. Una vicenda molto simile accadde anche con la start-up di guida autonoma Zoox che si è risolta definitivamente nell'aprile 2020.
Leader indiscusso
La fuga di notizie e dati strategici sembrerebbe essere uno dei rischi della concorrenza e di un settore in continuo movimento. Sebbene tutti oramai puntano a sfidare Tesla, l'azienda di Palo Alto continua a guidare in solitaria la leadership globale dell'auto elettrica. Basti pensare che nonostante le difficili circostanze del mercato globale a causa della pandemia, il costruttore californiano è riuscito a contenere le perdite nel fatturato. I numeri non lasciano spazio all'immaginazione: il ricavato si attesta sui 6,04 miliardi di dollari con una leggera flessione del 5% rispetto al 2019 ma in crescita dell’1% rispetto allo scorso trimestre. Questa volta contro le aspettative di tutti, analisti inclusi.