Tesla sembra inarrestabile. Il costruttore di auto elettriche ha chiuso il secondo trimestre 2020 in utile sfidando la crisi economica globale a causa dalla pandemia di coronavirus. La società di Elon Musk ha presentato i sorprendenti risultati del secondo trimestre 2020: i profitti si sono attestati intorno ai 104 milioni di dollari e le consegne sono in netto aumento rispetto alle previsioni con 90.650 nuovi veicoli immatricolati da aprile a giugno (-5% rispetto allo scorso anno, ma +2,5% rispetto al primo trimestre).
Il costruttore americano è riuscito a contenere le perdite nel fatturato, attestato intorno ai 6,04 miliardi di dollari, in calo del 5% rispetto al 2019 ma in crescita sul trimestre scorso dell’1%, e a battere tutte le aspettative degli analisti che avevano previsto ricavi per appena 5,1 miliardi di dollari.
Crediti verdi in aiuto
I ricavi derivanti dal comparto automobilistico sono stati di 5,2 miliardi (-4% rispetto al 2019, +1% rispetto al primo trimestre 2020). Un sostanziale aiuto è arrivato anche dai crediti verdi, pari a 486 milioni di dollari e in aumento del 286% rispetto all’anno scorso e del 21% rispetto al primo trimestre 2020. I crediti verdi sono i bonus acquistabili da quei costruttori automobilistici che hanno bisogno di abbassare la media delle emissioni di CO2 dei loro modelli venduti per non incorrere in multe salate.
“Il nostro risultato operativo è migliorato nel secondo trimestre del 2020 nonostante le difficili circostanze del mercato globale a causa della pandemia. E’ difficile prevedere se ci saranno eventuali ulteriori blocchi di operatività da qui alla fine dell’anno", si legge in una nota ufficiale. Il costruttore non ha al momento ufficialmente rivisto l’obiettivo delle 500mila unità vendute per il 2020.
Positiva la reazione del mercato: le azioni del costruttore hanno guadagnato il 4% raggiungendo il valore di oltre 1.650 dollari l'una. Tesla si conferma così la casa automobilistica con la più alta capitalizzazione in borsa pari a quasi 300 miliardi di dollari.