Nel giro dei prossimi mesi, a Parma ci saranno 51 nuove colonnine per un totale di 102 punti di ricarica (due per ogni colonnina) che si aggiungeranno alle 10 stazioni già esistenti (20 punti di ricarica in tutto). Quello delle infrastrutture per i veicoli elettrici è "un piano ambizioso", così lo definisce il sindaco Federico Pizzarotti, "uno dei punti più qualificanti che si incardina in un più ampio programma per una nuova mobilità nel nostro territorio che prevede anche il potenziamento dei servizi di sharing mobility e il rinnovo del trasporto pubblico che diventerà completamente a zero emissioni".
Si inizia da subito: il progetto di una rete di ricarica capillare in città e nell'hinterland (nelle località a maggior flusso di traffico per cittadini lavoratori e turisti) sarà a costo zero per il Comune ed è già partito con l'installazione di alcune delle 30 colonnine, di cui 9 in modalità fast (ricarica in 30 minuti circa) da parte di Be Charge, l'operatore che si è aggiudicato l'appalto lanciato dall'Amministrazione insieme ad Enermia, società modenese che si occuperà delle restanti 21 stazioni elettriche.
Tempi record
"L'elettrico ha un ruolo fondamentale nella riforma della mobilità del Comune di Parma", sottolinea Tiziana Benassi, assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale, "perché garantisce indubbi vantaggi all'intera comunità: meno smog e rumore, migliore qualità delle vita e massima accessibilità per tutti alle aree del centro. Ricordiamo che già ora i veicoli elettrici possono transitare liberamente in Ztl, hanno diritto alla sosta gratis nelle strisce blu e possono circolare anche lungo le preferenziali per i bus".
"Ma uno dei punti più qualificanti", aggiunge l'assessore, "è che ci saranno colonnine di ultima generazione anche in alcune località esterne all'area urbana, soprattutto quelle posizionate sulle principali direttrici di traffico, come in prossimità degli svincoli autostradali. Ne sono già state installate, per esempio, a Carcagnano, San Prospero, Baganzola e Vicofertile".
Il progetto ha concluso tutti i necessari adempimenti burocratico-amministrativi in tempi record, poco più di un anno dall'elaborazione del programma, al lancio della manifestazione d'interesse, all'individuazione dei soggetti a cui affidare l'appalto, compresa la mappa dettagliata dei punti in cui installare le nuove colonnine e l'accordo con i distributori di energia, procedura che solitamente prevede tempi lunghi ma senza la quale la colonnina è inutilizzabile perché non eroga elettricità.
Be Charge: colonnine pulite al 100%
"Siamo orgogliosi di lavorare con il Comune di Parma in questo progetto innovativo per una rete di ricarica pubblica", dice Roberto Colucchio, responsabile Sviluppo sostenibile Be Charge, "dimostra che la collaborazione con gli enti locali è fondamentale. Bisogna sbrigarsi, perché la mobilità elettrica non è più un'illusione. Lo dimostrano per esempio i costi delle batteria che stanno drasticamente diminuendo cosi come sta aumentando la loro capacità produttiva. Tutti elementi a favore di una maggiore diffusione di veicoli come in effetti sta avvenendo anche in Italia, nonostante oggi le auto a zero emissioni e plug-in siano ancora in numero esiguo rispetto al resto del circolante".
"In questo contesto", aggiunge Colicchio, "poter disporre di una rete di infrastrutture elettriche capillare e accessibile è un elemento che motiva i cittadini ad acquistare un veicolo a zero emissioni anche solo perché attenua la cosiddetta ansia da ricarica, ovvero il timore di non poter fare il pieno di energia alla propria auto. Su questo fronte siamo impegnati in prima linea: contiamo di installare, nel giro dei prossimi 3-5 anni, circa 30mila punti sull’intero territorio nazionale, con un investimento complessivo di oltre 150 milioni di euro. E ricordiamo che l'energia prodotta dalla nostre infrastrutture è prodotta al 100% da fonti rinnovabili".