Ultimo aggiornamento  29 maggio 2023 19:47

L'altro papà delle Tesla.

Edoardo Nastri ·

Tra i fattori che garantiscono il successo di un marchio automobilistico c’è sicuramente il design delle sue vetture. Chi c’è dietro quello delle Tesla? Franz von Holzhausen è un designer statunitense dalla cui matita è nata la quasi totalità delle elettriche del costruttore americano. Contrariamente a molti altri suoi colleghi designer, von Holzhausen è un personaggio schivo e di cui si sente parlare poco, un basso profilo specialmente se confrontato con l’egocentrico ed eccentrico ceo di Tesla Elon Musk. O forse è così proprio per questo. I due pare comunque che siano amici sentendosi tutti i giorni. E di nuovo, forse non potrebbe essere altrimenti.

Un passato in Volkswagen, Gm e Mazda

Prima di Tesla, la carriera di von Holzhausen inizia in Volkswagen nel 1992 e da subito si occupa segretamente del progetto di rinascita del Maggiolino "eravamao sapevamo de. Sui fogli di quel gruppo di giovani e promettenti designer guidati da J Mays, che oggi disegna gli elettrodomestici Whirlpool, prenderà forma la Concept One, poi New Beetle.

Nel 2000 Franz von Holzhausen si trasferisce alla General Motors dove studia e realizza diverse concept car interessanti come la Chevy SS e la Saturn Sky, una roadster tutta passione, importata di serie in Europa nel 2007 come Opel GT. Nel 2005 accetta l’offerta di Mazda che gli affida progettazione e sviluppo di tutte le concept e la direzione del centro stile nord americano. In quegli anni nascono i prototipi Nagare, Furai, Ryuga, Hakaze e molti altri.

Proprio in questo periodo il suo buon lavoro viene notato da Elon Musk che tra mille difficoltà e il rischio di un’imminente bancarotta, nel 2008 gli lancia la folle proposta. Il numero uno di Tesla, come gli abbiamo più volte visto fare con gli investitori, sarà così persuasivo da convincerlo ad approdare alla sua corte. Per risparmiare, il centro design di Tesla all'inizio viene ospitato negli uffici di Space X, altra società di Musk.

Da quel momento i due non si sono più lasciati: “Il design - dice von Holzhausen in una intervista subito dopo l'assunzione a Fremont - porterà le Tesla nel mondo verso il futuro, questo marchio sta cambiando e sfrutteremo tutto il potenziale di giovani e volenterosi designer”.

Si cambia

Da 12 anni a questa parte il designer americano ha dato un’identità stilistica a Tesla forte, definita e affinata nel tempo, facendo delle linee morbide e della totale assenza di aggressività delle forme il marchio di fabbrica del costruttore americano. Dalla sua matita sono nate Model S, “il 95% disegnata in tre mesi”, Model X, Model 3, Model Y, Roadster di seconda generazione e Cybertruck, l’unico modello che esce dai canoni cui finora ci ha abituati. Talmente altro, che sembra piuttosto disegnato direttamente da Elon Musk.

O forse è lo stesso von Holzhausen che vuole far sapere al mondo che è giunta per lui l’ora di cambiare di nuovo con qualcosa di decisamente forte. Sarà questo il suo punto in comune con Musk? “In Tesla - raccontò successivamente il designer quando gli arrivò l'offerta di Musk nell'estate del 2008 - non c’era storia, solo una visione geniale di prodotti per cambiare il mondo. Chi non avrebbe desiderato lavorare lì?”.

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