Ford potrebbe essere costretta a chiudere temporaneamente dei siti produttivi negli Stati Uniti a causa dei ritardi nella fornitura di motori dal Messico.
La notizia, anticipata da un commento dell’ambasciatore statunitense a Mexico City Christopher Landau è stata poi confermata da una nota ufficiale del costruttore di Detroit. "A causa del Covid-19 - si legge nella nota - lo stato di Chihuahua ha limitato la presenza dei lavoratori nelle fabbriche al 50%, in una regione in cui abbiamo diversi fornitori. Con i nostri stabilimenti statunitensi che funzionano al 100%, ciò non è sostenibile”.
Secondo fonti non ufficiali dei siti in America potrebbe essere costretti a chiudere, almeno temporaneamente, già dall’inizio della prossima settimana.
Pickup a rischio
Lo stabilimento di Chihuahua produce attualmente i motori Duratec I4, Scorpion da 6,7 litri - utilizzato per alimentare i pickup Super Duty Ford - e Diesel V8 da 4,4 litri, oltre ad almeno altri due propulsori che vengono montati sui veicoli ibridi del marchio.
Ripresa importante
Uno stop della produzione negli Stati Uniti sarebbe una grave battuta d'arresto per lo sforzo di riavviare la produzione automobilistica dopo il "lockdown" mentre la pandemia di coronvavirus in Nord America non accenna a rallentare. Le tre grandi case automobilistiche di Detroit - Ford, Fca, General Motors - hanno già fermato la produzione per otto settimane, da fine marzo a metà maggio, e la loro ripresa è stata salutata come un momento storico per l’industria Usa.
Dopo un riavvio lento durato alcune settimane per smaltire le auto rimaste sulla linea di lavorazione, Ford ha annunciato di essere tornata ai livelli di produzione pre-coronavirus, in anticipo sui tempi preventivati, soprattutto in quanto la domanda di veicoli nuovi è rimbalzata più forte del previsto. Ma ora ha un nuovo problema.