Il Gruppo Bmw paga la pandemia di coronavirus, perdendo primo semestre del 2020 il 23% delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2019, con un totale di 962.575 vetture.
Nel dettaglio la Casa tedesca ha consegnato 842.153 modelli a marchio Bmw (-21,7%), 118.862 unità della Mini (-31,1%) e 1.560 auto Rolls-Royce (-37,6%).
Crescono però nei primi 6 mesi dell’anno per il costruttore le vendite di veicoli elettrificati con 61.652 unità (+ 3,4%), spinte anche dal successo delle versioni a batteria della Mini - ibrida plug-in ed elettrica a zero emissioni - che hanno raccolto 8.587 immatricolazioni (+ 4,1%).
Segnali positivi dalla Cina
Riguardo ai vari paesi, tra gennaio e giugno di quest'anno il colosso tedesco ha consegnato in Europa 372.428 veicoli (-32,3%) dei quali 40.734 equipaggiati con motorizzazioni elettrificate per una quota sul totale del 10,9%. In Nordamerica le immatricolazioni sono state invece 133.844 (-30,6%), mentre in Cina hanno raggiunto 329.069 unità (-6%) con un aumento nel secondo trimestre su base annua del 17,1%.
"Oltre a uno sviluppo positivo in Cina, dove le nostre vendite del secondo trimestre sono state ancora una volta in aumento rispetto all'anno precedente, la domanda dei nostri veicoli elettrificati ha anche superato l'andamento del mercato nella prima metà dell'anno”, ha detto Pieter Nota, membro del consiglio di amministrazione di Bmw responsabile per clienti, marchi e vendite.