Incentivi per la conversione a Gpl e metano delle auto in circolazione: anche le aziende che si occupano di motorizzazioni a gas si inseriscono nel dibattito parlamentare legato alla conversione del decreto Rilancio, proponendo a loro volta specifiche agevolazioni a favore del settore e degli automobilisti italiani.
Da 600 a 900 euro di bonus
In particolare, Assogasliquidi/Federchimica, l'associazione che le rappresenta, ha presentato un emendamento al decreto Rilancio, chiedendo di concedere un bonus pari a 600 euro per installare sulla propria auto un impianto a Gpl e 900 euro per il metano.
"È bene ricordare che le auto a Gpl garantiscono eccellenti prestazioni", ci spiega Andrea Arzà, presidente dell'associazione, "considerando la loro natura ecologica possono circolare anche durante i blocchi del traffico e hanno costi di esercizio contenuti: con un veicolo a gas si spende mediamente il 25% in meno rispetto al gasolio e il 44% in meno rispetto alla benzina".
Basta un kit
Al di là degli incentivi per l'acquisto di auto a gas nuove, l'associazione in questa fase delicata dell'economia post Covid ritiene ancora più opportuno concedere un bonus per l'installazione del kit. "Occorre considerare che all’interno della fascia di automobilisti in possesso di auto euro 4 e 5 (circa 6,7 milioni di veicoli, intorno al 37% dell’intero parco circolante a benzina)", sottolinea il presidente, "non tutti hanno in questo momento il budget per acquistare una nuova macchina. Se vogliamo aiutare questa fascia di popolazione e, al tempo stesso, ridurre l’impatto ambientale del parco esistente, riteniamo utile e necessario che vengano introdotte specifiche misure incentivanti per la conversione a gas di veicoli euro 4 e euro 5 esistenti alimentati a benzina o diesel".
Una misure che avrebbe notevole impatto sull'ambiente, secondo l'associazione. Si stimano un risparmio di circa 7 tonnellate di ossidi di azoto e di oltre 70mila tonnellate di CO2 nell'arco di tre anni, una spinta alle attività industriali connesse all'indotto dell'auto, come i costruttori di kit e officine di installazione, oltre che sui consumatori finali e vantaggi fiscali per maggiori entrate per lo stato per circa 117 milioni di gettito Iva in più e altri 16 milioni dalle imposte legate ai collaudi.