Maggio 2020, il primo mese post lockdown da coronavirus per molti paesi europei, coincide con un rosso del 56,8% delle immatricolazioni di autovetture. I dati sono relativi all’Unione Europea più i Paesi Efta e il Regno Unito e resi noti da Acea, l'associazione dei costruttori. L’ennesimo segno negativo porta il totale da inizio anno a -42,8%. A maggio sono state 623.812 le nuove targhe, contro 1.444.173 dello stesso mese del 2019.
I costruttori
Dati pesanti: tra ii gruppi, Fiat Chrysler registra -56,6%, Psa -59,7%, Volkswagen -56,7%, Renault 53,7%, Daimler -55,2%, Bmw -57%, tra i marchi Ford -61,9% e Nissan -66,4%.
Se si analizzano i primi cinque mesi dell’anno, Fca fa registrare la diminuzione più importante, -49,9%, per un totale di 225.592 vetture immatricolate, seguita da Renault e Psa, entrambe a -48,7% e rispettivamente a 368.431 e 587.414 consegne. Ford a -50,7%, con 209.948 nuove targhe. Da segnalare il crollo di Smart, -88,5%.
I mercati
La lenta ripresa economica, con la riapertura graduale delle concessionarie, non evita a tutti i mercati europei una flessione a doppia cifra. Tra i principali, sempre male la Spagna (-72,7%), Francia (-50,3%), Italia (-49,6%), mentre in Germania, primo mercato d’Europa, la contrazione è stata del 49,5%. Pesante rosso anche per il Regno Unito (-89%).
Nei primi cinque mesi del 2020, Spagna, Italia, Francia di fatto dimezzano le consegne, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: -54,2%, -50,4%, -48,5%. La Germania registra un negativo appena meno pesante: -35%.