"Il 2020 è un anno difficile. Prevediamo margini e consegne in calo, ma nonostante tutto sarà meno grave della crisi economica del 2007 che abbiamo brillantemente superato”. Akio Toyoda, presidente e nipote del fondatore di Toyota, prova a rassicurare gli azionisti durante il tradizionale incontro di metà anno a cui hanno partecipato poco più di 300 persone contro gli oltre 5,5mila del 2019 (record dell'ultimo ventennio).
“Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia saremo comunque in grado di garantire un profitto”, prosegue Toyoda, anche se l’utile operativo previsto per il 2020 sarebbe in calo dell’80% su base annua (4,6 miliardi di dollari). Qualora questo risultato fosse confermato sarebbe il peggiore degli ultimi 9 anni. “Nell'attuale crisi prevediamo una diminuzione delle vendite di veicoli di 1,95 milioni di unità fino a marzo 2021, per una riduzione su base annua di oltre il 20 percento”.
"Nessun taglio alla produzione nazionale"
Nonostante la crisi, Toyota non ha in previsione un taglio alla produzione nazionale dei suoi veicoli, contrariamente a quanto fatto da altri costruttori concorrenti come Nissan. “Al momento non intendiamo ridurre la produzione giapponese delle nostre vetture che conta circa 3 milioni di vetture ogni anno”, ha dichiarato il responsabile delle risorse umane Mitsuru Kawai.
“Abbiamo tenuto duro a tutti i costi per proteggere la nostra produzione interna, sebbene l’ambiente economico circostante non fosse certamente favorevole, a partire dal valore decisamente alto dello yen. Crediamo tuttavia che sia il modo giusto di proteggere Toyota, il Giappone e le enormi catene di approvvigionamento che danno lavoro a migliaia di persone”, gli fa eco Toyoda.
“Il periodo della pandemia mi ha portato a riflettere su diverse cose - dice ancora il presidente, appartenente alla famiglia che controlla il gruppo - dal valore della vita al nostro modo di fare impresa. Osservando la natura ho notato che in questa crisi solo gli umani avevano cambiato il loro modo di vivere, mentre il resto della natura si riprendeva i suoi spazi giorno dopo giorno. La Toyota del futuro investirà sempre di più verso il massimo rispetto del nostro pianeta per una convivenza pacifica, civile e un business sostenibile”.