Il 12 giugno 1982 usciva nelle sale "E.T.- L'extra-terrestre" uno dei più grandi successi di Steven Spielberg. La storia del piccolo alieno precipitato sulla Terra, tenera e un po' spaventosa per gli spettatori più piccoli, ha saputo conquistare generazioni di grandi e bambini, cambiando per sempre i connotati al cinema di fantascienza. La pellicola cult che racconta l'incontro dell'alieno con Elliot, il fratello Michael e i loro amici è ricca di curiosità, anche a due e quattro ruote.
2 e 4 ruote inusuali
Tutti ricorderanno la corsa su bici volanti al chiaro di luna ispirata da "Miracolo a Milano" di Vittorio De Sica, ma è ancora più incredibile la fuga su due ruote dei giovani protagonisti, che a forza di pedalate riescono a correre più veloci delle auto della polizia.
E.T. sta bene, la luce del suo cuore brilla e Elliott sa che è ora di portarlo a casa. Così lui e il fratello maggiore Michael si incontrano con gli amici per accompagnare in bicicletta E.T. sul luogo di atterraggio dell'astronave: per tutto il tempo sono inseguiti da un'intera squadra di macchine della polizia, delle inusuali Ford Fairmont del 1980, che però riescono a seminare prima ancora di levitare a mezz'aria.
Fughe di fantasia
Le bici usate dai ragazzi, sono delle Kuwahara, prodotte dall'omonima azienda giapponese. Il marchio fu protagonista del boom delle BMX che travolse gli Stati Uniti e poi il resto del mondo a partire dagli anni '70 e ottenne una pubblicità enorme dal film: ne approfittò anche il merchandising della produzione cinematografica, con il lancio di vari "modelli E.T.", in diverse fasce di prezzo.
Nel film ci sono altre protagoniste a quattro ruote, tra tutte spicca il furgone bianco Ford Econoline 1982 guidato da Michael, per la prima volta al volante, quando si avventura per portare in salvo E.T. e raggiungere gli altri ragazzi. L'occasione giusta per correre un "fantastico" rischio.