Come avvenuto per le automobili, anche nel mercato delle due ruote la pandemia di coronavirus ha avuto effetti devastanti. Questo però solo per quanto riguarda i mezzi spinti da motorizzazioni termiche, perché scooter e motocicli elettrici hanno invece registrato un forte incremento nelle vendite quadruplicando in Italia solo nel mese di maggio le immatricolazioni con oltre 700 unità. Un successo dovuto in parte alle commesse dello scooter sharing, ma anche e soprattutto agli incentivi governativi mirati a promuovere la diffusione sulle strade di veicoli a basso impatto ambientale.
Quanto si risparmia
Il Decreto di Rilancio prevede, per chi rottama una moto o scooter termico con omologazione da Euro 0 a Euro 3 e in possesso da almeno un anno, un contributo pari al 30% del prezzo (fino a un massimo di 3mila euro) per l’acquisto di un veicolo di categoria “L1e” oppure “L3e”. Le pratiche della rottamazione vengono esplicate direttamente dal concessionario che recupera attraverso un portale dedicato l’importo dell’ecobonus dal fondo stanziato dal Ministero per lo sviluppo economico che al momento in cui scriviamo ha una copertura rimanente pari a 7.281.542 euro.
Il contributo dei comuni
Oltre agli incentivi governativi alcune amministrazioni locali prevedono ulteriori contributi per svecchiare il parco circolante con mezzi a due ruote meno inquinati. A Milano, ad esempio, un bando del Comune comporta per i privati un contributo fino a 1.800 euro per l'acquisto di scooter e 1.500 euro per bici ibridi o elettriche, senza obbligo di rottamazione L’ecobonus per lo scooter può arrivare a 3mila euro in caso di rottamazione o per chi non possiede un veicolo da almeno quattro mesi.
Non si paga il bollo per 5 anni
Tra i vantaggi di chi acquista uno scooter elettrico ci sono infine l’esenzione dal pagamento del bollo per 5 anni, il costo minore della polizza di assicurazione, che si riduce a circa la metà rispetto a quanto richiesto per i modelli termici, e la quasi assenza di manutenzione per tenere sempre il mezzo in perfette condizioni.
Modelli per tutte le tasche
Oggi il mercato degli scooter elettrici vanta una infinita di modelli capaci di soddisfare tutte le esigenze. Da quelli più costosi e modaioli: come la Vespa elettrica, disponibile anche in versione ciclomotore in grado di raggiungere i 70 chilometri orari, offerta con un listino a partire da 6.710 euro. Ai più economici e spartani: ad esempio il Lifan E3 che, considerando il prezzo di 1.990 euro, scalando gli incentivi costa quanto una bicicletta a pedalata assistita.
Il più venduto
Il più venduto al momento in Italia è l’Askoll ES3: modello di punta a ruote alte dalla Casa di Dueville con un listino a partire da 3.590 euro. Grazie al peso inferiore ai 90 chili e un motore da 3,3 chilowatt, (4,4 cavalli) raggiunge i 75 chilometri orari di velocità massima. Prevede 3 modalità di guida (Eco, Normal e Power) ed è alimentato da una coppia di batterie sotto la sella che si ricaricano da una normale presa in circa 5 ore. Stando ai dati del costruttore ha un’autonomia fino a 80 chilometri e tra gli equipaggiamenti offre il sistema di frenata combinata CBS e i fari a Led.