Volkswagen ha annunciato un nuovo piano di tagli per far fronte alle conseguenze del coronavirus. A dirlo è il ceo del gruppo Herbert Diess, che secondo la testata Automobilwoche in occasione di un discorso ai suoi dipendenti ha citato la necessità di adottare “misure di austerità” per contenere le ripercussioni economiche dell’epidemia di Covid-19, che ha drasticamente ridotto la domanda e la liquidità a disposizione delle Case.
Tagli agli investimenti
“Ogni voce di spesa dovrà essere strettamente necessaria e giustificata”, ha dichiarato il ceo, che per ora non ha delineato misure concrete né l’entità dei risparmi in programma. “Rispetto alla pianificazione originaria si è reso necessario un drastico taglio delle somme destinate alla ricerca e sviluppo, degli investimenti e dei costi fissi”. Una sfoltita che per il solo marchio Volkswagen dovrebbe ammontare a circa il 20% delle spese.
Diess ha anche fatto cenno alla possibilità di ridurre il portfolio modelli del gruppo puntando maggiormente sulla gamma elettrificata, che “non deve rimanere un business accessorio rispetto alla produzione di vetture tradizionali”. In ogni caso, il ceo ha messo in guardia i quadri del gruppo, affermando che “a causa della flessione nella domanda la liquidità di Volkswagen dovrebbe diminuire almeno fino al mese di luglio”.
La sfida a Tesla
Diess non ha fatto previsioni per quanto riguarda i bilanci del 2020, limitandosi a dichiarare che con molta probabilità non tutti i marchi del gruppo faranno registrare un risultato positivo. Un piccolo dettaglio è emerso per quanto riguarda la volontà di sfidare Tesla sul piano dei software: il progetto di Diess per rincorrere la Casa di Elon Musk si chiamerà “Rocket”, e secondo le prime indiscrezioni grazie ad esso Volkswagen arriverà a progettare circa il 60% dei software impiegati sulle proprie automobili, mentre oggi solo il 10% di queste componenti viene realizzato internamente.
Possibili cambi ai vertici
A giugno 2019 il gruppo ha varato un primo piano di razionalizzazione che prevedeva il taglio di 4mila posti di lavoro, da realizzare attraverso prepensionamenti e misure alternative agli esuberi. In quell’occasione Volkswagen ha raggiunto un accordo con i sindacati riguardo l’assenza di licenziamenti fino al 2029.
Secondo il magazine Auto Motor und Sport il gruppo si starebbe preparando anche ad un avvicendamento tra i vertici delle Case: Oliver Blume, attuale ceo di Porsche, potrebbe subentrare a Diess in qualità di capo del marchio Volkswagen (Diess rimarrebbe così solo amministratore delegato del gruppo). A capo di Porsche arriverebbe quindi Bernhard Maier, che oggi è alla guida del marchio Skoda.