La Germania ha formalizzato le misure che intende assumere per stimolare il settore automotive dopo la crisi innescata dal coronavirus. Aumenta l’entità del sussidio per chi acquista un’elettrica o un’ibrida, ma l’incentivo non viene esteso anche alle vetture con motore endotermico. In questi casi, e solo se la vettura rispetta determinati parametri di efficienza, vi sarà una riduzione dell’aliquota sul valore aggiunto. Chi acquista invece un veicolo inquinante da gennaio 2021 pagherà più tasse.
Incentivi solo per le più economiche
Il pacchetto da 130 miliardi di euro per stimolare l’economia tedesca, presentato poche ore fa dalla cancelliera Angela Merkel, contiene misure rivolte anche al settore automobilistico. Viene rivista la normativa sugli incentivi alle vetture elettrificate, che vengono incrementati fino a 9mila euro (6mila a carico del governo e 3mila assicurati dalle Case), ma viene stabilito un prezzo massimo di 40mila euro per la loro applicazione.
In questo modo vengono escluse molte delle vetture dei marchi premium, come l’Audi e-Tron, la Mercedes Eqc, la Tesla Model 3 e la futura Bmw ix3. Beneficeranno dello sconto invece la nuova Volkswagen ID.3, il cui debutto è atteso in estate, la Opel Corsa e, la Peugeot e-208 e le altre utilitarie a batteria.
Chi inquina paga
Nei giorni scorsi le discussioni tra governo e Case automobilistiche si sono concentrate sull’ipotesi di estendere gli incentivi anche alle vetture benzina e diesel di ultima generazione. Alla fine Berlino ha scartato questa opzione, prevedendo tuttavia un’imposta sul valore aggiunto inferiore (l’aliquota passa dal 19% al 16%) per i modelli più “puliti”. I parametri di riferimento saranno definiti in seguito tramite ulteriori decreti attuativi, ma secondo una prima ipotesi potrebbero godere di una tassazione inferiore le vetture che consumeranno fino a 6,9 litri di carburante per 100 chilometri.
Dall’altra parte, il governo federale ha dichiarato che a partire da gennaio 2021 tutti i veicoli che emetteranno una quantità di CO2 superiore ai 95 grammi per chilometro - la soglia media imposta dall’Unione Europea alle Case - subiranno un graduale incremento della tassazione. Le emissioni medie dei nuovi veicoli immatricolati in Germania nel 2019 sono state di 150,9 grammi di CO2 per chilometro. La norma rischia quindi di colpire duramente le vendite di suv, grandi berline e vetture sportive.