Se pensate che le automobili ibride siano un’invenzione dei tempi più recenti vi sbagliate di grosso. Perché, già nel lontano 1997 Audi ebbe l’idea di costruirne una e per giunta anche diesel e plug-in. Si chiamava Duo III ed è stata di fatto la prima vettura ibrida prodotta in serie da un costruttore europeo. Sviluppata seguendo un programma che vide la realizzazione di numerosi prototipi, il primo dei quali presentato nel 1987.
La base era la A4 Avant
Basata su un’Audi A4 Avant, la A4 Duo III utilizzava un propulsore a gasolio di 1.9 litri da 90 cavalli e un motore elettrico Siemens da 21 chilowatt (29 cavalli), associati alle ruote anteriori. Questi potevano lavorare sia insieme che separatamente, sfruttando un apposito controllo e un interruttore sulla plancia di guida che permetteva di escludere l’uno o l’altro.
50 chilometri a zero emissioni
La tedesca era così in grado di percorrere anche circa 50 chilometri a zero emissioni, viaggiando a una velocità massima di 80 orari, grazie a delle batterie che si ricaricavano durante la marcia, oppure collegando l’auto a una presa di corrente alternata tramite una spina predisposta allo scopo.
Troppo peso
Proprio le batterie, al piombo e non come quelle attuali al litio, si rivelarono però il neo della vettura. Troppo pesanti non permisero alla A4 Duo III dei consumi ridotti rispetto alla tradizionale versione termica 1.9 diesel della Audi A4 Avant di allora. Incidendo negativamente anche sul costo dell’auto che non ebbe il successo sperato nel mercato e fu prodotta fino al 1999 in soli 60 esemplari.