Ultimo aggiornamento  02 giugno 2023 05:03

Statale Jonica: via al terzo megalotto.

Marina Fanara ·

Partono i lavori per la statale 106 Jonica: un'opera da 1,3 miliardi di euro realizzata dall'Anas (l'azienda del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce la rete viaria pubblico italiana) che dovrebbe avere un forte impatto sull'occupazione impiegando a regime 1.500 lavoratori. Ora si aprono i cantieri per il terzo megalotto nella provincia di Cosenza, in Calabria, tra Sibari e Roseto Capo Spulico. La fine dei lavori è prevista per agosto 2026.

La strada dei Due Mari

Il terzo megalotto si snoderà per 38 chilometri su due carreggiate separate per integrare il corridoio Adriatico-Jonico-Tirrenico attraverso la statale 534 di Cammarata e degli Stombi fino a Roseto Capo Spulico. Una volta completata, la nuova infrastruttura (oltre 490 chilometri) collegherà Reggio Calabria (autostrada A2 del Mediterraneo) a Taranto (A14 Ravenna-Taranto).

"Il nuovo tracciato", spiegano all'Anas, "attraverserà nei primi 18 chilometri i comuni di Cassano allo Jonio, Francavilla Marittima, Cerchiara di Calabria, Villapiana, nel secondo tratto i territori comunali di Trebisacce, Albidona, Amendolara e Roseto Capo Spulico. Il progetto prevede la realizzazione di 4 svincoli: Sibari, Cerchiara di Calabria – Francavilla, Trebisacce, Roseto Capo Spulico, ci saranno 3 gallerie naturali per una lunghezza complessiva di 5 chilometri, 11 tunnel artificiali per 6 chilometri, 15 tra ponti e viadotti per 6 chilometri di tracciato".

"Un segnale per il Paese"

"Questo è un evento storico per la Calabria e l'Italia intera", sottolinea Giancarlo Cancelleri, sottosegretario Infrastrutture e trasporti, "si tratta di un'opera tanto attesa, fondamentale che parte in un momento difficile come questo: un segnale importante per il rilancio del Paese. Il nostro impegno sarà quello di sbloccare e velocizzare tutti gli altri cantieri indispensabili a dotare la nostra nazione di infrastrutture moderne e adeguate".

“L'Anas non si è mai fermata", sottolinea l'amministratore delegato, Massimo Simonini, "anzi l'azienda ha contribuito, con il suo presidio ininterrotto sulla rete, a garantire la movimentazione delle merci lungo la Penisola, in un momento di massima emergenza. Oggi ci avviamo a realizzare un'infrastruttura che ottimizzerà la mobilità dell’area, con l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza, ridurre i tempi di viaggio e garantire agli automobilisti anche un risparmio di consumi e di emissioni inquinanti. L’opera avrà straordinarie ricadute economiche e sociali e si accompagna a un importante progetto di valorizzazione turistica a beneficio dell’intero territorio”.

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