Tesla ha intenzione di equipaggiare le sue vetture con una nuova batteria a basso costo, nata dalla collaborazione di un team di esperti selezionati dal ceo Elon Musk con la società cinese Catl, tra i maggiori produttori di accumulatori al mondo. Secondo le fonti citate dall’agenzia di stampa Reuters, il pacco batterie sarebbe in grado di avere un ciclo vita della durata di un milione di miglia.
La lunga durata permetterebbe così un riutilizzo degli accumulatori per altre funzioni con effetti diretti sul prezzo delle vetture. La Model 3 con il nuovo pacco batterie dovrebbe debuttare in Cina entro la fine dell’anno o al più tardi nei primi mesi del 2021 con un prezzo equiparabile a una vettura con motore a combustione di pari segmento ed equipaggiamento.
Un nuovo brevetto per risparmiare costi
Nel corso del 2021 i nuovi accumulatori saranno introdotti in altri modelli e mercati, compreso quello del Nord America. Le batterie hanno una maggiore capacità di stoccaggio di energia e dovrebbero sfruttare un brevetto sviluppato da Catl che elimina la fase intermedia dell’impacchettamento delle celle, facendo risparmiare tempo e costi.
Per quanto riguarda la composizione le fonti riferiscono che le nuove batterie sarebbero formate da una concentrazione di nichel nel catodo pari al 50% e di cobalto pari al 20%. Tesla sta investendo molto in ricerca e sviluppo di accumulatori con numerosi altri partner. Il fine? Diventare uno dei leader del settore energetico ed eventualmente fare affari con altri costruttori: “Dobbiamo incrementare notevolmente la produzione di batterie e continuare a migliorare il costo per chilowattora”, aveva dichiarato Elon Musk a gennaio in una call con gli analisti.
Obiettivo? 80 dollari per chilowattora
Secondo numerosi studi qualora il costo dell’energia per gli accumulatori dovesse per i produttori scendere sotto i 100 dollari per chilowattora si raggiungerebbe il pareggiamento di prezzo delle vetture elettriche con quello delle auto a combustione interna.
Shirley Meng, professore all'Università di San Diego, ha dichiarato che fattori come la seconda vita delle batterie, ad esempio come sistemi per lo stoccaggio di energia, e la ridistribuzione percentuale dei materiali potrebbero far scendere il costo sotto gli 80 dollari per chilowattora. Rendendo le Tesla ancora più economiche e competitive.