Nel giorno del suo settantesimo compleanno, la Formula 1 non può ancora ufficializzare il calendario di questo 2020 che dovrebbe cominciare a inizio luglio con una doppia gara in Austria. L’obbiettivo è riuscire a organizzare comunque 18 gran premi, il che non sarebbe male, visti i problemi da virus che ancora ci tormentano.
Si parla di un inizio in Austria, poi di gare in Germania, Spagna e magari Portogallo. La tappa inglese potrebbe slittare a fine estate, magari dopo Monza. Poi resterebbero l’Oriente, le Americhe e il gran finale nel golfo tra Bahrain e Abu Dhabi. Sempre virus permettendo. Il prossimo sarà il gran premio numero 1019 e una delle poche certezze è che verrà disputato a porte chiuse.
Il 13 maggio di settantant’anni fa a Silverstone c’erano più di centomila persone, reali inglesi compresi ad assistere al dominio Alfa Romeo con quattro Alfette davanti in prova e tre Alfette davanti in gara. La prossima volta in Austria ci saranno solo gli addetti ai lavori, ma tutto il mondo potrà collegarsi via tv.
Ormai la Formula1 oltre che essere uno sport globale è uno sport televisivo, fruibile su qualsiasi piattaforma grazie a Sky in Italia e alla tv ufficiale della stessa F1 nel mondo. Secondo gli ultimi dati ufficiali, l’audience complessivo della F1 nel 2018 ha raggiunto 1,59 miliardi di spettatori in 20 Paesi. Il pubblico a cui si rivolge è quello anche se senza il pubblico pagante negli autodromi il giochino rischia di fallire (lo scorso anno il Gp d’Italia ha portato a Monza 15 milioni).
Il futuro della Formula 1, quello basato su nuove regole che dovrebbero garantire gare più combattute e spettacolari, è stato rinviato al 2022 per superare la crisi economica conseguente allo stop da pandemia. Una scelta obbligata per non perdere per strada qualche team in crisi finanziaria.
Prima di arrivarci ci sono due stagioni da giocare con le stesse regole di questo 2020. Tutti ancora all’attacco di Hamilton e della Mercedes in attesa che il palcoscenico venga occupato dai ragazzi di oggi con il futuro in mano: Verstappen, Leclerc, Norris, Russell, Albon e magari Sainz, candidato a sostituire Vettel a Maranello.
E Seb ci sarà ancora nel futuro? Chissà se troverà un’offerta all’altezza del suo passato. Toto Wolff ieri ha fatto il furbo aprendogli il cuore, ma pare difficile nonostante il passaporto tedesco, che la Mercedes voglia prendersi uno scarto a Ferrari e non puntare su un giovane per costruire il dopo Hamilton.
Sul futuro della stessa Mercedes non ci sono certezze perché c’è chi continua a pensare che, dopo il prossimo Mondiale, la casa di Stoccarda potrebbe restare solo come motorista magari cedendo la scuderia a Toto Wolff e al suo amico Stroll che si è appena comprato la Aston Martin. E dopo la crisi economica indotta dal Covid-19 che cosa sceglieranno di fare Renault e Alfa Romeo? Insomma il futuro di questa 70enne arrivata in piena forma al compleanno non è del tutto prevedibile.