Si muovono i colossi nel settore della micromobilità, una tendenza ora accelerata dai governi e dalle amministrazioni locali che incentivano una ripartenza sostenibile dopo la progressiva uscita dal "lockdown". Uber è il principale finanziatore di una operazione che ha portato nelle casse di Lime – start up nata in California nel 2017 e specializzata in mezzi leggeri come e-scooter o monopattini in condivisione – 170 milioni di dollari. Tra le altre aziende coinvolte, giganti come Alphabet (la holding cui fa capo Google e altre controllate come Waymo) Bain Capital Ventures, GV.
In base all’accordo, Uber trasferirà la propria divisione di biciclette e scooter elettrici Jump a Lime e le due società integreranno ulteriormente le rispettive app, anche se queste – per il momento - continueranno a funzionare separatamente.
Il capo delle operazioni e della strategia globale di Lime, Wayne Ting, diventa ceo della start up, mentre l‘amministratore delegato uscente Brad Bao è nominato presidente. Uber non ha detto per adesso se questa operazione anticipi una acquisizione totale di Lime. Alla notizia, le sue azioni a Wall Street sono comunque cresciute del 6,6%.
Fra crisi e ripresa
Complessivamente, il settore della sharing mobility è adesso in crisi per gli effetti della pandemia ma ci sono diversi segnali di un consolidamento in vista di una ripresa. Solo pochi giorni fa è stato concluso il passaggio di Moovit – un’altra realtà della mobilità condivisa - al colosso Intel. Lime - diffusa in 120 città - oggi è valutata 510 milioni di dollari, il 79% in meno dei 2,4 miliardi di aprile 2019. Uber ha appena presentato i conti del primo trimestre 2020 con perdite raddoppiate per 2,9 miliardi di dollari, annunciando l'intenzione di licenziare 3.700 dipendenti, il 14% del totale.
Settore chiave
Quello della mobilità condivisa leggera sarà uno dei settori chiave della ripartenza. Per tenere sotto controllo la diffusione del Covid-19, governi e autorità locali ci puntano molto per compensare la riduzione dei posti sui mezzi pubblici in nome del distanziamento sociale.
Città come Londra, New York, ma anche Milano e Roma, stanno pianificando un modo per creare più spazio alle due ruote mentre i governi, a partire da quello italiano, hanno promesso incentivi pubblici all'acquisto di mezzi per la micromobilità. A Parigi, l'11 maggio – nel primo giorno di allentamento del “lockdown” - il sindaco Anne Hidalgo ha invitato “tutti quelli che possono utilizzare una bicicletta a farlo, privilegiando questo tipo di spostamento all’uso della metropolitana”.