L'Acea - associazione dei costruttori europei - ha comunicato i dati relativi al primo trimestre 2020. La pandemia da coronavirus ha colpito tutti i più importanti mercati del Vecchio continente: Italia (-49,8%), Francia (-36,6%), Spagna (-33,8%) e Germania (-23%). Il segmento dell'auto elettrificate con batteria da ricaricare - elettriche pure e ibride plug-in - nonostante l'emergenza sanitaria e il calo complessivo della domanda, ha tuttavia aumentato in modo significativo la propria quota di mercato, 167.132 unità salendo al 6,8% del totale rispetto al 2,5% dello stesso periodo del 2019.
I veicoli a batteria
Nello specifico, le elettriche crescono del 68,4%, le plug-in del 161,7%. I veicoli full e mild hybrid sono rimasti i più venduti nel segmento e rappresentano il 9,4% del totale del mercato europeo: nel primo trimestre dell'anno sono state registrate 232.525 unità (+45,1% rispetto al 2019, fermo a 160.268).
Numeri decisamente aumentati rispetto a quelli dello stesso periodo di cinque anni fa quando in Europa si potevano contare 24.630 unità tra elettriche, a idrogeno e plug-in, mentre erano 56.704 le ibride.
Diesel, benzina e gas
Profondo rosso per la domanda di veicoli diesel e benzina, rispettivamente -32,6% a 738.392, con una quota di mercato del 29,9% (era 33,2% nel primo trimestre del 2019), e -32,2%, da quasi 2 milioni di unità dell'anno scorso (market share del 57,7%) a 1,3 milioni nel Q1 2020 (52,3%). Nel complesso sono state immatricolate 2.029.662 vetture con motore tradizionale. Rispetto allo stesso periodo di cinque anni fa, mancano all'appello circa un milione e 300mila consegne (Q1 2015, 3.320.196 totali).
I carburanti alternativi (metano, gpl e bi fuel) hanno avuto prestazioni contrastanti. La domanda di auto a metano è fortemente aumentata (+68,5%), ma non ha compensato un calo complessivo del 30,4%: da 56.779 a 39.545 consegne. Dati che rispetto a cinque anni fa sono peggiorati: nel Q1 2015, questo segmento registrava 63.087 immatricolazioni totali.