Ultimo aggiornamento  04 giugno 2023 03:36

Tesla: 354 milioni dai crediti "verdi".

Edoardo Nastri ·

Nei primi tre mesi del 2020 Tesla ha guadagnato 354 milioni di dollari provenienti dai crediti “verdi”, i bonus acquistabili da quei costruttori automobilistici che hanno bisogno di abbassare la media delle emissioni di CO2 dei modelli venduti. I proventi derivanti dalla vendita di questi crediti per Tesla sono cresciuti del 64% rispetto al primo trimestre 2019, quando erano 216.

Se un tempo questa tipologia di accordi veniva fatta tra i diversi marchi di un singolo gruppo industriale, oggi il mercato è aperto. A tutto vantaggio di chi, come Tesla, produce esclusivamente auto a zero emissioni.

La pratica lecita è volta ad evitare le multe che i singoli stati riservano ai costruttori di veicoli più inquinanti. In Europa, ad esempio, a partire da quest’anno, se non ci saranno deroghe a causa della crisi per il coronavirus come chiesto dall’Acea, verrà sanzionato chi non riuscirà a ottenere una media di emissioni di anidride carbonica della gamma pari a 95 grammi per ogni chilometro percorso.

Chi li acquista?

Tra i clienti di Tesla c’è Fiat Chrysler. Lo scorso aprile, a seguito della notizia anticipata dal Financial Times, il gruppo italo americano aveva dichiarato “l’impegno verso una riduzione delle emissioni di tutti i nostri veicoli ottimizzando le opzioni di conformità che i regolamenti offrono". Il 4 luglio Fiat presenterà la 500 elettrica ed entro la fine dell’anno saranno diversi i modelli del gruppo ibridi plug-in come Jeep Renegade e Compass. Anche la Tonale, il suv compatto di Alfa Romeo che dovrebbe arrivare nel 2021, potrebbe essere ibrida. La cifra ufficiale dell’accordo tra Tesla e Fca non è stata comunicata, ma il quotidiano inglese ha scritto di un accordo da centinaia di milioni.

Nella lista non ci sono solo costruttori che hanno un ruolo importante nel mercato europeo. General Motors l’anno scorso ha acquistato alcuni crediti "verdi" da Tesla, la quantità non è stata comunicata ufficialmente, per compensare le emissioni provenienti dai grandi suv e pickup a benzina negli Stati Uniti.

Non è bastata quindi l’ibridizzazione di parte della gamma dei modelli, né è stata sufficiente la presenza in gamma dell'elettrica Chevrolet Bolt. Meglio così mettere in cascina alcuni bonus green che potrebbero anche servire nel caso in cui i limiti sulle emissioni negli Usa dovessero inasprirsi a fronte di una mancata rielezione del presidente Trump, la cui politica certo non è incline al problema ambientale.

Più di 2 miliardi incassati dal 2010 

Dal 2010 Tesla ha incassato più di 2 miliardi di dollari dalla vendita di crediti ecologici. Nel 2019 sono stati circa 600 milioni e il risultato del periodo gennaio-marzo 2020 è in crescita rispetto a tutti i trimestri dell’anno scorso. Se questi margini si dovessero mantenere costanti, il costruttore americano arriverebbe ad incassare dalla vendita circa 1,4 miliardi di dollari alla fine del 2020. Una cifra enorme che potrebbe ulteriormente crescere nei prossimi anni. Elon Musk aspetta nuovi clienti.  

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