Hongqi, la “Bandiera rossa” a quattro ruote cara al leader cinese rivoluzionario Mao Zedong, diventerà una hypercar. Il marchio della Repubblica Popolare di proprietà del Gruppo Faw, nato nel 1958 e considerato al tempo come uno dei simboli del Partito Comunista al potere in Cina, ha annunciato la costituzione di una joint venture con la società statunitense Silk Ev per la produzione in serie del concept sportivo S9 presentato lo scorso anno al Salone di Francoforte.
1,3 miliardi di euro per sviluppo e produzione
L’accordo, confermato nei giorni scorsi con una lettera d’intenti firmata dal governo municipale di Changchun e dalle due società, prevede un investimento di 10 miliardi di yuan (circa 1,3 miliardi di euro) nei prossimi cinque anni allo scopo di supportare oltre alla realizzazione comune della S9 anche la costruzione una intera gamma di modelli ad elevate prestazioni da vendere nel mercato cinese.
Silk Ev, che ha sede a New York e possiede anche un centro di ricerca, sviluppo e produzione in Italia a Modena, la Racing Canyon, si occuperà principalmente della ingegnerizzazione delle vetture. Mentre alla Hongqi, in piena espansione sul mercato d’origine con 25mila auto vendute nel primo trimestre di quest'anno per un incremento dell'88% rispetto al 2019, spetterà un ruolo di primo piano nella produzione e distribuzione dei modelli.
Un bolide da primato
La Hongqi S9, sarà equipaggiata con un sistema ibrido da 1.400 cavalli che le permetterà prestazioni da record, con una velocità massima di 400 chilometri orari e un'accelerazione da 0 a 100 in appena 1,9 secondi, tali da farla competere con bolidi come la Koenigsegg Regera e la Bugatti Chiron.