Il settore industriale dell’automobile riparte il 4 maggio e fin dal 27 aprile le imprese sono autorizzate a svolgere le attività propedeutiche alla riapertura. E’ una delle decisioni sulla cosiddetta “Fase 2” di lotta alla pandemia da coronarivus, annunciate dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e contenuta nei 10 articoli del Dpcm firmato nella notte del 26 aprile. Puoi leggere qui il testo integrale.
A riaprire non sono soltanto le fabbriche di “auto, rimorchi, semirimorchi e altri mezzi di locomozione”, ma anche concessionari e officine, “funzionali all’industria”, tutte attività comprese nell’elenco dei codici Ateco, una combinazione alfanumerica che identifica una determinata attività economica.
Massima sicurezza
Il decreto è stato firmato dopo un incontro con gli enti locali e recepisce le indicazioni della task force appositamente creata e diretta da Vittorio Colao. La riapertura di ogni attività si dovrà svolgere, ovviamente, seguendo rigorosamente le disposizioni e i protocolli di sicurezza già fissati in materia di distanziamento tra le persone, gestione degli accessi ai locali,controllo della temperatura corporea e uso dei sistemi di protezione individuale.
"Questo Paese - ha detto Conte parlando alla conferenza stampa di presentazione delle attività della Fase 2 - non riparte senza le imprese". L’attività industriale in Italia – in particolare quella del settore automotive - è praticamente ferma dalla metà di marzo, a seguito delle disposizioni emesse dal governo in tema di contenimento della epidemia. Ora è arrivato il momento di ricomnciare.