La Seat Fórmula fu presentata come prototipo al Salone di Ginevra nel 1999 e nei piani della Casa spagnola doveva segnare un nuovo inizio. Un modello con cui dare finalmente una connotazione sportiva al marchio tale da sfidare brand come l’Alfa Romeo.
Gli ingredienti c’erano tutti. A cominciare dal design della vettura, studiato nel centro stile europeo del Gruppo Volkswagen a Barcellona da un team diretto da Erwin Leo Himmerl, ex Audi, con la collaborazione di Julian Thomson, oggi capo del centro stile di Jaguar, già autore al tempo di numerose auto famose tra cui la Lotus Elise.
Leggerezza e prestazioni
Nella impostazione della carrozzeria, e non solo, la Seat Fórmula riprendeva infatti molte caratteristiche proprio dalla sportiva inglese di Hethel. Come quest’ultima era una spider a due posti, progettata all’insegna dalla leggerezza. Aveva un motore turbo di 2.0 litri da 240 cavalli, collegato alle ruote posteriori tramite un cambio semi-automatico a 6 marce, montato su un telaio in alluminio che pesava poco meno di 900 chili. Una combinazione che, unita a delle sospensioni da racing, permetteva all’auto di accelerare da 0 a 100 in 4,8 secondi e raggiungere i 235 chilometri orari di velocità massima.
Numeri di tutto rispetto per l’epoca e che ben si sposavano con il nome del modello derivato dalle piste da corsa spagnole Fórmula Nacional degli anni '60, dove Seat aveva cominciato la sua attività nel motorsport.
Un prototipo coraggioso
Le prestazioni elevate e il design fuori dagli schemi non sono tuttavia bastati a far diventare la Fórmula una realtà sulle strade. La spider spagnola merita però di non cadere nel dimenticatoio, come tanti prototipi finiti a impolverarsi nei garage dei costruttori: questa era la Seat che voleva fare la Lotus.