La crisi causata dallo scoppio della pandemia di coronavirus costringe anche l’industria automobilistica a rivedere i propri piani. Dal lancio di nuovi modelli alle strategie di crescita per il futuro: “Abbiamo moltissimi progetti in corso e ci stiamo chiedendo quali siano i prioritari da portare avanti”, spiega Hakan Samuelsson, amministratore delegato di Volvo Cars, in un’intervista rilasciata ad Automotive News Europe.
Il ceo svedese mette subito le cose in chiaro: l’elettrificazione dei modelli non subirà ritardi. “Elettrificazione, guida autonoma e sviluppo tecnologico sono il cuore del nostro progetto. Eventuali cambiamenti in questi settori metterebbero a repentaglio la nostra strategia e di conseguenza saranno assolutamente salvaguardati”.
Facelift a rischio
In una probabile crisi globale di questa portata le priorità vanno riviste. Nel caso del comparto automobilistico di Volvo a rimetterci potrebbero essere i facelift dei modelli, aggiornamenti di forma ed estetica che ogni costruttore adotta quando una vettura giunge a metà della sua carriera. “In questo modo potremmo ridurre le nostre spese”, continua Samuelsson.
Avanti con l'elettrificazione
Il costruttore svedese non rivede quindi i piani per l’elettrificazione dei suoi modelli. L’offensiva elettrica sarebbe quindi pronta a proseguire il suo percorso come da programma. Volvo intende presentare entro il 2025 un modello a zero emissioni ogni anno.
Il primo, al debutto pochi mesi fa, è stato il suv XC40 Recharge, basato sulla piattaforma CMA e mosso da due motori elettrici da 150 chilowatt (300 in totale), posizionati uno sull’asse anteriore e uno sul posteriore. I propulsori sono alimentati da batterie da 78 chilowattora per un’autonomia dichiarata di circa 400 chilometri. Dal 2025 ogni nuova Volvo sarà ibrida plug-in oppure 100% elettrica.