General Motors ha annunciato il definitivo addio a Maven, il suo servizio di car sharing aperto nel 2016. La divisione aveva già sospeso in marzo le proprie attività a causa della pandemia di coronavirus e delle restrizioni imposte sia dal governo federale che da quello dello stato del Michigan.
Secondo una dichiarazione ufficiale di Gm, tutti i beni e i dipendenti di Maven verranno riassorbiti nel Global Innovation Group, “dove – ha detto un portavoce della Casa – c’è un maggiore potenziale di crescita e guadagno” . La responsabile, Pamela Fletcher, ha sottolineato in un breve comunicato come “Gm abbia guadagnato notevoli informazioni da questa esperienza, che potranno ora portare benefici alla crescita in altre aree di business”.
Risultati deludenti
Sin dalla sua introduzione ad Ann Arbour, Michigan, nel gennaio del 2016, Maven ha ottenuto risultati non particolarmente soddisfacenti, nonostante - per un breve periodo - il suo sviluppo sia stato fatto insieme a Lyft, società leader nel settore dopo Uber.
L’allora presidente di Gm, Dan Ammann, e la prima responsabile di Maven, Julia Stein, hanno lasciato da tempo il costruttore di Detroit. Amman è ora il ceo di Cruise, la start up di San Francisco dedicata allo sviluppo della guida automoma acquistata da General Motors subito dopo la nascita della divisione car sharing. Stein è amministratore delegato di Bolt Mobility, società dedicata all’affitto di scooter a batteria fondata dall’ex atleta, campione mondiale e olimpico giamaicano, Usain Bolt.
Settore complicato
Il già difficile settore del car sharing è messo a rischio dagli effetti della pandemia. Nel dicembre scorso, il servizio congiunto di Bmw e Daimler avevano annunciato l’intenzione di abbandonare il mercato nord americano. Il servizio ha definitivamente cessato l’attività il 29 febbraio scorso.
Nello spiegare la loro scelta, i due costruttori tedeschi avevano citato come ragioni principali gli alti costi operativi e uno scenario di business “volatile”, oltre alla concorrenza di compagnie come Lyft e soprattutto Uber e di molte altre società che offrono in particolare scooter elettrici.