Non capita spesso che i dirigenti di una Casa automobilistica siano anche dei suoi grandi appassionati. Ne era un esempio l’ex ceo di Opel, Karl-Thomas Neumann, che si presentava spesso ai raduni del marchio a bordo della sua Opel Diplomat del 1964. Lo è sicuramente l’attuale capo del design di Fca, Ralph Gilles, che si dichiara un alfista convinto, e di Alfa Romeo d’epoca ne possiede ben tre, di cui un restomod su base 2000 GT Veloce, che ha chiamato “Sergio” in onore allo scomparso ceo del gruppo, Sergio Marchionne.
Da sempre legato a Chrysler
Capo designer e membro del comitato esecutivo di Fca dal 2015, la storia di Ralph Gilles è legata a Chrysler sin dall’età adolescenziale, quando una zia invia alla Casa automobilistica un suo disegno, ricevendo dopo mesi una risposta da Neil Walling, allora a capo dello stile di Chrysler, che invita il giovane Ralph a iscriversi in un istituto di design industriale. Terminati gli studi, Ralph Gilles viene assunto dallo stesso costruttore, dove in breve tempo arriva a firmare la linea della berlina 300c e a guidare il team che dà vita alla SRT Viper del 2014.
Più che di un manager in giacca e cravatta, Ralph Gilles ha l’aspetto di quello in America viene definito un “petrolhead”, ovvero un appassionato di motori e auto sportive: nei weekend non è raro incontrarlo in pista al volante di auto del gruppo, come la Viper o la Dodge Neon, e a casa possiede una vera e propria officina in cui modifica personalmente le sue auto.
Una GTV di nome Sergio
Ma la vera passione sono le Alfa Romeo, al cui design si limita a sovrintendere, a differenza del precedente capo designer, Lorenzo Ramaciotti, che era anche il responsabile stile della Casa di Arese. Questo per un motivo molto semplice: “In accordo con il mio capo Sergio (Marchionne), abbiamo deciso che le Alfa Romeo dovessero rimanere un esempio di made in Italy, quindi vetture disegnate, sviluppate e costruite in Italia”, ha dichiarato nel 2016 in occasione di una Mille Miglia a cui ha partecipato a bordo di un’Alfa 1900 SS Zagato. “Sento un’enorme responsabilità addosso. Alfa Romeo era qui prima di noi e continuerà a esserci anche dopo: è un marchio più grande dei singoli uomini”.
Deve saperlo bene Ralph Gilles, visto che per percorrere le circa 40 miglia che separano la sua abitazione dall’ufficio a Detroit utilizza una fiammante GTV Rosso Alfa, ridenominata affettuosamente “Sergio”, in ricordo dell’ex ceo Marchionne, scomparso nel 2018. L’auto, da noi più nota come 2000 GT Veloce (prodotta tra il 1971 e il 1975), era la massima espressione delle coupé su base Giulia, e su di essa il bialbero a doppia accensione raggiungeva originariamente i 2 litri di cilindrata e i 132 cavalli.
Una collezione
Tuttavia, “Sergio” (di cui il fiero proprietario pubblica spesso foto sul suo profilo Instagram) ha ricevuto le cure di Alfaholics, azienda britannica specializzata in restomod su base Alfa Romeo. Grazie a un kit motore completo, la cilindrata è stata portata fino a 2,1 litri e la potenza è ora di 225 cavalli, che uniti a 870 chili di peso (rispetto ai 990 originali) e a un assetto racing rendono la coupé di Arese “un go-kart assolutamente esplosivo”, secondo una definizione del suo proprietario.
Una vettura unica che Ralph Gilles sembra intenzionato a godersi a pieno: lo scorso ottobre ha infatti imbarcato l’auto su una nave cargo diretta in Europa per partecipare a un grande raduno itinerante di Alfa Romeo attraverso Francia e Spagna, per poi fare ritorno negli Usa, dove ad attendere "Sergio" c’erano Dorian e Juliette, ovvero le altre due Alfa Romeo possedute da Ralph Gilles (la replica di una Giulia GTA del 1968 e un’altra GTV ma in condizioni completamente originali).