Ultimo aggiornamento  09 giugno 2023 21:00

Tutte le sportive di Michael Jordan.

Elisa Malomo ·

Lunedì 20 aprile, su Netflix, va in onda la docu-serie “The last dance” prodotta da Mandalay Sports Media in collaborazione con NBA Entertainment e Jump 23. Dieci episodi di materiale inedito: l'ultima trionfante stagione dei Chicago Bulls, il sesto titolo Nba in otto anni ma soprattutto le prestazioni sopra le righe del campione Michael Jordan all'apice della sua carriera agonistica.

“Per quasi tre anni - dice il regista Jason Hehir - abbiamo fatto ricerche in lungo e in largo per raccontare la storia definitiva di una dinastia che ha definito un'era del basket e per presentare il lato umano di questi eroi dello sport”.

L'era Jordan

Ma l'attesa dei fan è tutta rivolta a MJ, uno dei più grandi campioni della storia del basket americano. Dal 1984 al 1998 - inclusa una breve parentesi nel baseball professionistico - Jordan ha indossato la maglia numero 23 di Chicago con cui ha collezionato un palmarès senza precedenti: sei campionati Nba, due ori olimpici a Los Angeles 1984 e Barcellona 1992 e la Triple Crown, tre premi come MVP (Most Valuable Player) ottenuti in tre competizioni differenti (All star game, regular season e finali). Solo una piccola parte dei riconoscimenti che, nel 2009, hanno sancito il suo ingresso nella Hall of Fame della pallacanestro Usa.

Imprenditore e attore, Jordan è stato molto più di un atleta. Il patrimonio stellare – stimato per 1,24 miliardi di dollari - gli ha consentito, nel corso degli anni, di aggiornare la sua ricca collezione di auto, ma solo alcune hanno avuto la fortuna di accompagnarlo lungo la strada verso il successo.

Il garage dell'uomo volante

Le prime auto del cestista sono una lussuosa Cadillac XLR, roadster di lusso prodotta dal 2003 al 2009, e una Corvette ZR1, nonché uno dei 220 esemplari prodotti dalla Casa americana per il quarantesimo anniversario del modello. La collaborazione con Chevrolet gli permette di aggiungere al suo garage anche una Corvette C4 grigio metallizzato. Sulla targa si legge “Jump23”, soprannome dovuto alle sue doti acrobatiche.

Dopo le prime vittorie e il contratto con Nike, con cui nel 1987 lancia il marchio di scarpe Air Jordan griffate col famoso logo Jumpman che ritrae la silhouette di Jordan mentre effettua una schiacciata, i compensi si impennano e non resiste al fascino del lusso. Nei primi anni '90 stacca un assegno da 212 mila dollari e acquista una Ferrari Testarossa. Più avanti sarà la volta di un'Aston Martin DB7, la gran turismo in versione coupé che gli consente di stare comodo e di svettare, con i suoi 1,98 metri di altezza, fuori dall'auto. La vettura ad alte prestazioni sarà poi sostituita, più avanti, da una DB9 di colore rosso Rannoch personalizzata appositamente dal costruttore inglese per la stella del basket.

Veloce come il vento

La passione per le sportive lo vede al volante di tre Mercedes: CL 65 del 2005 con motore V12 in grado di erogare 604 cavalli, la SL 55 Amg e una McLaren 722 Edition. Nel corso della sua carriera ha posseduto anche diverse Porsche come le serie 930, 964 e 993, ma sarà la coupé 911 ad ispirarlo per uno dei modelli di scarpe del suo marchio. Il campione-imprenditore, inoltre, è anche proprietario di una concessionaria Nissan a Durham, North Carolina. 

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