Chi ama "La casa di carta", una delle serie Netflix di maggior successo, sicuramente conoscerà bene Tokyo, nome in codice della ribelle Silene Oliveira, interpretata da Ursula Corbero. Tokyo è fuori dalle righe e spicca tra i personaggi protagonisti del telefilm spagnolo , tanto che anche chi non l'ha mai visto probabilmente ricorderà il caschetto nero delle prime stagioni. Come mai ne parliamo? In uno degli ultimi episodi, per via della sua personalità indomita Tokyo viene paragonata ad una Maserati .
"Tokyo è una Maserati e tutti, tutti la vogliono avere. Se tu la prendi e la lasci per strada, con lo sportello aperto e le chiavi inserite, sei proprio fuori di testa", dice Denver, uno dei suoi "colleghi" di rapina. Il parallelismo donna-auto non è certo dei più felici, ma cerchiamo di conoscere meglio la personalità della protagonista, per capire il riferimento al marchio.
Chi è Silene Oliveira Silene Oliveira ha 40 anni quando viene scelta per entrare a far parte di un gruppo di ladri che dovrà portare a termine un grosso colpo nella Zecca di Stato spagnola . E' già ricercata, e vanta un lungo curriculum di rapine alle spalle; ha iniziato fin da giovanissima a mantenersi con il crimine.
Tokyo è una donna impulsiva, e a tratti infantile, una testa calda, che ferisce e crea problemi alle persone che ha intorno. Allo stesso tempo ha una personalità magnetica , tutti ne sono attratti tanto da riuscire a perdonarle degli errori fatali ai danni del gruppo; o quando agisce d'istinto e mette in pericolo i suoi complici per un banale capriccio. Inoltre Tokyo è molto bella, sa di esserlo e di piacere, e sfrutta il suo fascino per ottenere ciò che vuole.
La Maserati perfetta Se dovessimo scegliere una Maserati che corrisponda alla personalità di Tokyo, probabilmente sarebbe una Citroën SM , l'anticonvenzionale granturismo che proprio qualche giorno fa ha compiuto 50 anni. L'auto fu il frutto più originale del lavoro del costruttore franco-italiano, incompreso dal mercato anche per la crisi petrolifera del 1973. Per altro, il riferimento alla Francia è chiamato a gran voce visto che, il personaggio de "La casa di carta" trae ispirazione da quello interpretato da una giovanissima Natalie Portman in "Lèon" di Luc Besson (1994).