Volkswagen festeggia 6 milioni di Tiguan prodotte dal lancio nel 2007 e svela con il primo sketch ufficiale la nuova edizione della vettura, prevista sulle strade entro la fine di quest’anno, dopo averne anticipato nelle scorse settimane alcuni contenuti su Linkedin per opera del ceo Herbert Diess.
La vettura del marchio più venduta nel 2019
Nel 2019 una su sette dei 6,18 milioni di automobili prodotte dalla Casa tedesca è stata una Tiguan, per un totale di 910.926 unità che ne hanno fatto il modello più apprezzato in assoluto della Volkswagen nel corso dell’anno. I primi tre mercati per le consegne sono stati la Cina (255.000 unità), gli Stati Uniti (110.000 unità) e la Germania (85.000 unità).
Prodotta in quattro stabilimenti
Attualmente la Tiguan è prodotta al ritmo di un esemplare ogni 35 secondi in quattro stabilimenti. Quello Wolfsburg, in Germania, per i mercati in Europa, Africa, Asia e Oceania. Il sito di Kaluga, vicino Mosca, per la Russia e i paesi limitrofi dell'Asia centrale. Shanghai per il mercato cinese e Puebla, in Messico, per coprire le richieste del Nord e il Sudamerica, oltre quelle di Europa, Africa, Asia e Oceania relative alla variante XL a 7 posti Allspace.
Cambia dentro e fuori
La prossima versione della vettura sarà un profondo aggiornamento della seconda generazione lanciata nel 2016 e punta a ribadirne il successo con un design ispirato all’ultimo family feeling del marchio e importanti cambiamenti anche sotto al vestito.
“La nuova Tiguan avrà una linea più dinamica con un frontale inedito e dotazioni superiori come le luci anteriori e posteriori a led di serie. Mentre all’interno proporrà le stesse tecnologie digitali e di connessione della ottava generazione della Golf, oltre ai più recenti sistemi di assistenza nella marcia compresa una guida semi-autonoma fino a 210 chilometri orari”, spiega il responsabile della pianificazione prodotti Volkswagen Hendrick Muth.
Possibile la versione sportiva R
La Casa tedesca ha già confermato che la nuova Tiguan utilizzerà le ultime versioni Evo dei motori TSI benzina e TDI diesel, introdotti anche questi sull’ultima Golf, con una serie di tecnologie per ridurre le emissioni e consumi, incluso il doppio dosaggio sulle unità a gasolio. Anche per le versioni europee della vettura sarà inoltre finalmente disponibile un sistema ibrido plug-in, come già avviene nel mercato cinese, ed è probabile l’arrivo di una motorizzazione sportiva da oltre 300 cavalli destinata ad una variante R nella gamma.