A marzo 2020 il mercato europeo è crollato del 51,8% (dati relativi a Unione Europea più Paesi Efta resi noti da Acea, l'associazione dei costruttori). Immatricolazioni più che dimezzate a causa dell’epidemia di coronavirus e delle misure di “lockdown” che hanno colpito i paesi europei a partire dalla metà del mese. Nello specifico sono state 567.308 le nuove targhe, un calo che porta il dato complessivo del primo trimestre a -26,3%. A febbraio, prima che l'emergenza coronavirus scoppiasse, il mercato europeo era già diminuito del 7,2%. E ad aprile potrebbe andare ancora peggio.
I costruttori
Tutti i costruttori hanno fortemente risentito della crisi, con Fiat Chrysler che è stata la più colpita in assoluto (-74,4%), mentre Toyota ha fatto registrare il calo più contenuto (-36,2%). Il secondo risultato peggiore è quello di Psa (-66,9%), seguita da Renault (-63,7%). Volume delle immatricolazioni crollato di circa il 40% per i gruppi tedeschi Daimler (-40,6%), Bmw (-39,7%), Volkswagen (-43,6%), e del 41,8% per il gruppo Hyundai, al cui interno Kia è il singolo brand che registra il calo minore (-33,8%).
Sul piano trimestrale il peggiore è il gruppo Renault con -36,1%, seguito da Fca e Psa che fanno registrare risultati molto simili, rispettivamente -34,5% e -34,3%). Da segnalare la buona performance di DS, che nei primi tre mesi dell’anno, nonostante il calo di marzo, fa segnare una crescita complessiva del 25,4%: assieme a Porsche (+25,8%) si tratta degli unici due brand a chiudere il trimestre in positivo. Nel complesso Toyota continua a essere il gruppo che risente meno della situazione, con una contrazione limitata all’8,2%, -19,4% invece per Volkswagen.
I dati del mercato
Tutti i mercati hanno subito forti contrazioni, ma la maglia nera spetta all’Italia (-85,4%), il primo Paese del Vecchio continente a essere colpito dal virus e, quindi, quello che si è fermato da più tempo: le immatricolazioni italiane nel mese di marzo sono state solamente 28.326 contro le 194.302 dello stesso mese del 2019. Il secondo risultato peggiore è quello della Francia (-72,2%), seguita da Spagna (-69,3%) e Austria (-66,7%), mentre la Germania, il più importante mercato europeo, ha fatto registrare un -37,7%.
Un simile andamento si verifica anche sul piano trimestrale, con l’Italia che continua a essere la peggiore a fronte di un calo delle immatricolazioni del 35,5%, seguita dalla Francia con -34,1%. Spagna a -31% e Germania che “contiene” le perdite a -20,3%. Importante diminuzione anche per il Regno Unito con -31%.