Se questo periodo di chiusura di numerose aziende dell’industria automobilistica ha costretto anche i designer a lavorare da casa, di certo non ha eccessivamente limitato la loro creatività. Sono diverse le iniziative prese dagli stilisti per continuare la loro attività, dalle dirette streaming sui social network dove presentano gli ultimi prodotti, ai concorsi per rivisitare in chiave moderna modelli del passato (come ha fatto Thierry Metroz, responsabile del design Ds per i 50 anni della SM).
Michael Mauer, responsabile del design Porsche, ha invece deciso di spiegare i passaggi principali per disegnare un mito: la 911. “Spesso anche io mi sono trovato con una matita in mano e la voglia di fare uno sketch di un modello particolarmente rappresentativo come, ad esempio, una Land Rover Defender. Mi sono chiesto quali fossero le linee e i passaggi principali da seguire per poterla realizzare correttamente. Io vi posso spiegare quelli della 911”, dice il designer tedesco.
Si parte dalla ruote
Sebbene ci sia una forte dose di soggettività nell’approccio al disegno, Mauer consiglia di partire dalle ruote: “E’ un passo fondamentale per definire le proporzioni del veicolo, a maggior ragione se parliamo di una Porsche 911. Seguendo questa metodologia spesso capisco che la ruota posteriore è messa in una posizione scorretta, così cancello e ricomincio”.
Il passo successivo è “piazzare l’auto a terra”. Nel caso della 911 si procede definendo la silhouette: “Si traccia la linea tra le ruote e si prosegue con il resto del profilo”. Progressivamente si definiscono altri dettagli come quello che in gergo viene chiamato Dlo (Daylight Opening), cioè l’apertura degli spazi per le superfici vetrate.
“Sulla 911 sono fortemente identitari e molto diversi rispetto a qualsiasi altro modello come Panamera o Cayenne. Ogni designer ha il proprio modo di trattare i vetri. Alcuni li lasciano trasparenti, io preferisco scurirli per dare un aspetto generale più scultoreo”, continua Mauer.
L’importanza del colore
Nelle fasi successive si aggiungono ulteriori particolari, dalle maniglie delle portiere agli specchietti, dai gruppi ottici allo sportello della benzina. E poi una delle caratteristiche più importanti: il colore. Bisogna immaginarsi l'auto nella realtà e il modo più semplice è guardare una foto.
"Il colore serve a dare ulteriore profondità al disegno, e un’immagine vera può aiutare a realizzare correttamente le ombre per avere la giusta tridimensionalità. Non bisogna avere paura di sbagliare: a volte riguardando alcuni miei disegni, magari fatti durante una noiosa riunione, penso che siano proprio brutti”.