"Mi chiamo Fiat 124. Ho fatto milioni di chilometri. Ho conosciuto tutti i climi. Ho superato tutte le prove. Sono un'automobile di grandi prestazioni. Sono robusta, solida e tenace. Sobria nel consumo. Porto cinque persone e i loro bagagli nel grande confort del nostro tempo. L. 1.035.000". È il 1966 e così si presenta la nuova arrivata della Casa torinese al grande pubblico. Una vettura che, con più di cinquant'anni di storia, ha fatto epoca. Un'auto che voleva stupire e ci è riuscita, anche in uno spot del 1973, tra salti e acrobazie, con la voce inconfondibile del doppiatore Pino Locchi.
Spot acrobatici
Lo sa bene Remy Julienne, campione nazionale francese di motocross nel 1957, all'epoca stuntman del marchio torinese per i lanci pubblicitari. Le fughe, gli effetti speciali e le manovre mozzafiato sono rimaste negli occhi di tutti. "Poche persone possono fare quello che io faccio per vivere e sopravvivere. Sono uno stuntman professionista e per le mie sfide più pericolose scelgo solo Fiat", affermava all'epoca l'acrobata, che il 17 aprile compie 90 anni, a bordo della sua preferita, la 124.
Julienne ha lavorato in centinaia di film in tutto il mondo, spesso anche in Italia, curando gli inseguimenti di molti dei polizieschi italiani anni Settanta. Nella sua carriera cinematografica, tra le tante vetture che ha guidato, tra cui Citroën e Renault, ha anche messo a dura prova il motore brillante, pronto, potente della familiare Fiat 124 (erede della 1300 e 1500). Una vettura con una linea semplice, dotazioni ridotte e minimale, ma che riscosse un enorme successo dal 1966, anno di presentazione al Salone dell'Automobile di Ginevra, al 1974. Un salto temporale di otto anni, fino alla fine della produzione salutata da un lungo applauso di ringraziamento di un milione e mezzo di italiani che l'hanno avuta.